Robecco sul Naviglio, marijuana nel Parco del Ticino: sgominata la banda della piantagione

I malviventi utilizzavano i proventi di un giro di prostituzione per finanziare la coltivazione di 4mila piante nascoste tra Robecco, Corio (Torino) e Mortara

Marijuana

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26 settembre 2016, Robecco sul Naviglio (Milano) – I carabinieri del comando di Torino hanno sgominato la banda di albanesi che avrebbe piantato nei boschi di Robecco le 1400 piante di marijuana distrutte dai militari alla fine di luglio. Secondo quanto emerso dalle indagini queste facevano parte di una più vasta piantagione disseminata tra l’Abbiatense, Corio (Torino) e Mortara. In tutto 4mila piante per un valore di svariati milioni di euro.

La banda utilizzava i proventi di un giro di prostituzione nella zona nord di Torino per finanziare la coltivazione della droga. In tutto sarebbero sette le ragazze di nazionalità greca e albanese minacciate, sfruttate e controllate nei loro spostamenti  utilizzando un’applicazione “spia” nel cellulare.  Le donne venivano fatte arrivare dai loro paesi di origine con la promessa di un lavoro onesto per poi costringerle a prostituirsi. Con questi soldi (circa 300 euro al giorno per ragazza) gli albanesi finanziavano la coltivazione della marijuana.

Alla fine di luglio le indagini avevano portato i carabinieri di Torino a individuare la porzione di piantagione situata nei boschi del Parco del Ticino a Robecco sul Naviglio. Coadiuvati dai guardiaparco e dal nucleo dei carabinieri di Abbiategrasso i militari avevano dato alle fiamme le piante.