I maestri del lavoro premiati
Legnano (Milano), 3 dicembre 2016 - Sono stati premiati in mattinata i Maestri del lavoro, esempio di fedeltà e professionalità. A ospitare la tradizionale cerimonia della delegazione locale dei maestri la sede di Confindustria Alto Milanese e come di consueto l’iniziativa è stata occasione per riflettere su quello che è oggi il lavoro sul nostro territorio. Il console provinciale dei maestri del lavoro Alberto Mattioli, introducendo la cerimonia dopo il saluto del presidente locale Sergio Sciuccati, ha infatti posto l’accento su un aspetto non trascurabile.
"Oggi premiamo i maestri del lavoro - ha spiegato - cioè coloro che si sono distinti per capacità e meriti nella professione e lo hanno potuto fare restando fedeli alla propria ditta. Questo può sembrare un paradosso: in questo momento storico il posto di lavoro fisso non esiste quasi più. Un domani ci saranno ancora dei maestri del lavoro da premiare seguendo il criterio della fedeltà all’azienda?". Alla domanda del console provinciale dei maestri del lavoro ha risposto il sindaco Alberto Centinaio: "Non siamo stati fermi in questo periodo come territorio, perché anzitutto siamo riusciti a far riconoscere l’ambito dell’Alto Milanese come zona omogenea e con i 23 Comuni del patto abbiamo dato vita alla consulta dell’economia e del lavoro che presto partirà commissionando una ricerca alla Liuc di Castellanza per fare una fotografia della situazione".
Per quest’anno i premiati nella cerimonia dei maestri del lavoro sono stati i legnanesi Duilio Almasio che lavora presso l’Eco&Power di Arese, Renato Riva dell’AgustaWestland e Gabriella Vedani della Magneti Marelli, mentre i sindaci di San Giorgio su Legnano e Rescaldina Walter Cecchin e Michele Cattaneo hanno festeggiato i rispettivi concittadini Franco Gallazzi della Comerio di Busto Arsizio ed Ester Maria Fusi dell’Electrolux di Solaro. La delegazione dei maestri del lavoro legnanesi con Sergio Sciuccati ha poi voluto premiare l’amministrazione comunale di Legnano per l’impegno a favore dell’istituzione del museo industriale e coloro che si sono adoperati a vario titolo come la famiglia Oldrini della Fonderia Carroccio, Paolo Paglialonga, Pietro Giovanni Colombo e Giovanni Cattaneo.