Cerro Maggiore, soccorso da cittadini-eroi: non ce l'ha fatta anziano colto da malore

Nonostante il pronto intervento di un gruppo di passanti e automobilisti che si erano subito prodigati in strada per salvargli la vita con il defibrillatore, il 74enne non ce l'ha fatta

L'auto su cui viaggiava l'uomo deceduto

L'auto su cui viaggiava l'uomo deceduto

Cerro Maggiore (Milano), 15 aprile 2017 - Erano tanti coloro che in queste ore avevano sperato che il suo cuore potesse riprendere a battere. Preghiere rivolte al Cielo per quell'uomo che si era sentito male nel Venerdì Santo mentre era alla guida della sua auto e il cui malore improvviso aveva fatto scattare una vera e propria catena del soccorso con diversi cittadini intervenuti con il defibrillatore per tentare di salvargli la vita. Purtroppo però non ce l'ha fatta Roberto Gianazza. I medici dell'ospedale, dove era stato trasportato a sirene spiegate, lo hanno dichiarato morto questa mattina. Aveva 74 anni ed era residente a Cerro Maggiore. Ieri, poco prima delle 18,30, stava percorrendo al volante della sua auto, un Fiat Panda, la via Boccaccio quando all'incrocio con la via Colombo si è sentito male. Ha perso i sensi e la sua vettura è andata a sbattere contro un palo della luce. Nell'assistere alla scena alcuni passanti e automobilisti si erano subito adoperati per soccorrerlo. Avevano prima chiamato immediatamente il numero unico per l'emergenza (il 112) e poi avevano utilizzato il defibrillatore, in attesa dell'arrivo dell'ambulatorio e dell'automedica. Immediata era poi stata la volata in nosocomio dove però non c'è stato nulla da fare.

"Spiace davvero tantissimo per il triste epilogo e vorremmo anche noi esprimere il nostro cordoglio ai suoi familiari - hanno commentato dall'associazione "Sessantamilavitedasalvare" che in questi anni è impegnata nella diffusione degli apparecchi che possono salvare la vita in caso di arresto cardiaco -. In questa tragedia va comunque riconosciuto il giusto e immediato intervento dei cittadini che erano sul posto. Un passante, infatti, ha prontamente preso e utilizzato il defibrillatore che si trova lungo la pista ciclabile, all'altezza della gelateria Re, prima dell'arrivo dei soccorsi. Poi di defibrillatori ne sono arrivati altri due, portati sempre da cittadini. Come insegniamo nei nostri corsi, i defibrillatori possono salvare la vita, tranne che in una piccola percentuale di casi e in questi ultimi rientra purtroppo quello del signore deceduto. La catena dell'emergenza ha però funzionato, con cittadini che hanno saputo come agire subito, utilizzando immediatamente il defibrillatore che era in zona".