Il cuore e la bicicletta oltre l’ostacolo: applausi ai campioni dell’handbike

Ha debuttato a Magenta il Giro d’Italia: folla su tutto il percorso

L’ex ciclista professionista Andrea Noè posa alla partenza

L’ex ciclista professionista Andrea Noè posa alla partenza

Magenta (Milano), 27 marzo 2017 - Correre sapendo di dovere andare oltre le barriere della disabilità. I campioni di vita, prima ancora che di sport, sono scesi in pista ieri mattina a Magenta. È da qui, infatti, che ha preso il via l’ottava edizione del Giro d’Italia di handbike. Una manifestazione sportiva, fortemente voluta da Walter Ferrari, presidente del Comitato organizzatore, nonché dal suo ideatore Andrea Leoni. «Ogni anno attorno a questa iniziativa c’è un interesse crescente. È stato così anche a Magenta e questo ci spinge andare sempre avanti». Il messaggio che arriva anche da questa prima tappa è chiaro: chi affronta nella vita gli ostacoli della disabilità vuole mettersi in gioco, come tutti gli altri. È stato così anche in gara. La competizione si è articolata lungo un percorso veloce di cinque chilometri nella zona industriale nella parte sud della città. Palloncini rosa, uno striscione tenuto da molti bambini con la scritta “Grazie campioni”, la presenza di un ex campione di ciclismo, il robecchese Andrea Noè. Tutta Magenta, malgrado il tempo piovoso, si è stretta attorno a questi campioni speciali.

«Abbiamo scelto Magenta – ha detto Andrea Leoni – perché l’anno scorso ero qui anche in occasione del passaggio della Carovana rosa del Giro d’Italia e debbo dire che quella fu forse una tappa tra le più divertenti e affollate». «Una manifestazione dal grandissimo impatto sociale – ha commentato il sindaco Marco Invernizzi – Trasformare una difficoltà in una grande occasione di crescita culturale per la nostra società, è qualcosa di bellissimo». La due giorni magentina si era aperta con l’allestimento del villaggio commerciale in piazza Liberazione per poi proseguire ieri con l’arrivo della Fanfara dei Bersaglieri Nino Garavaglia. Tra gli atleti in corsa una menzione speciale va al corbettese Bobo Mainini. Ex campione di rally, fu vittima di un gravissimo incidente nel 1998. Ma Bobo non si è mai arreso tanto da diventare il primo pilota disabile di rally italiano. Recentemente, si è avvicinato all’handbike grazie all’aiuto di Alex Zanardi, trionfando in un tour della Lombardia nel 2015. Accanto a queste persone anche, al termine di questa prima tappa ve ne erano altre, altrettanto speciali. Infatti, il momento di festa finale è stato caratterizzato dall’esibizione, presso la tensostruttura di piazza Mercato, della OOO band, gruppo interamente composto da giovani disabili nato dall’impegno dell’associazione di famiglie La Quercia. La tappa è andata a Giovanni Achenza.