Cerro Maggiore, all'ex Gianazza potrebbe arrivare un supermercato

La grande distribuzione avrebbe messo gli occhi sull’area al confine con Legnano

La ex Gianazza

La ex Gianazza

Cerro Maggiore (Milano), 14 gennaio 2018 - Un'area che ha sempre fatto gola a molti, ma che per diversi motivi nessuno aveva mai deciso di acquistare. Quella della Gianazza è una vicenda che rappresenta un po’ lo specchio dei tempi. Tempi nei quali a prendere il posto di aree nelle quali avvenivano produzioni industriali è sempre più spesso la grande distribuzione. Ad essersi aggiudicato la proprietà dell’ormai ex Gianazza, area industriale a cavallo fra i territori di Legnano e Cerro Maggiore, sarebbe, secondo alcune indiscrezioni, un marchio della grande distribuzione che ha aperto anche recentemente nuovi punti vendita nel territorio. Un supermercato dove fino all’inizio degli anni Duemila si producevano impianti per il trattamento di olii, vini e grassi alimentari? Possibile, anche se ancora nulla è certo. Un minimo di continuità dal punto di vista alimentare, se proprio vi si vuole trovare qualche aspetto di contatto con il passato.

Un affare per la società in questione - pagare un’area di oltre 23mila metri quadrati soltanto un milione e circa 900mila euro visti i numerosi ribassi a causa della difficoltà da parte del tribunale di Busto Arsizio a trovare un vero acquirente è oggettivamente un’operazione che denota grande capacità di fiutare l’occasione -, ma che non può portare benefici immediati.

Prioprio le caratteristiche delle attività che si svolgevano all’interno della Gianazza hanno reso necessaria una bonifica di tutto il terreno dell’area industriale. Una bonifica il cui costo andrebbe ben oltre il milione di euro. Anche perché l’incuria dell’ultimo decennio - l’area è rimasta alla mercè di agenti atmosferici, criminalità, occupazione abusiva e degrado di ogni genere - ha lasciato segni evidenti. Necessario quindi pensare a un’opera di bonifica totale di tutti gli oltre 23mila metri quadrati della ex Gianazza anche solo prima di poter immaginare un futuro per questa area. Trascorrerà diverso tempo prima che qualcosa di concreto venga realizzato dalle parti degli ex stabilimenti fra Cerro Maggiore e Legnano, quel che è certo è che in questa complicata vicenda qualcosa finalmente si è mosso.

Che possa rappresentare un buon viatico per eliminare questo monumento al degrado che accoglie i moltissimi automobilisti che arrivano a Legnano dall’autostrada? Questo ancora una volta renderebbe concreto una sorta di fil rouge che sembra contraddistinguere la città di Legnano da diversi anni, a parte qualche eccezione va detto: tenere i supermercati e il mondo della grande distribuzione ai margini del proprio abitato. In questo caso, sarebbe addirittura soprattutto sul territorio di Cerro Maggiore.

Ancora però nulla è deciso e quindi questo acquisto potrebbe anche significare qualcosa di differente per il territorio, anche se difficilmente la grande distribuzione si lascerà sfuggire un lotto così vicino all’autostrada e a due arterie viabilistiche così frequentate come via Turati di Cerro Maggiore - sulla quale c’è già il centro commerciale Move In - e viale Cadorna di Legnano.