A Santo Stefano Ticino l'addio a Monica Sala, "Era la voce degli ultimi"

La ragazza di 31 anni morta di malaria in Sierra Leone

I funerali di Monica Sala (Studio Sally)

I funerali di Monica Sala (Studio Sally)

Santo Stefano ticino (Milano), 23 settembre 2017 - «Monica è stata, è e rimarrà sempre una madre speranza dell’Africa». A Santo Stefano Ticino, per rendere l’ultimo saluto a Monica Sala, ieri non c’era posto per le lacrime. Ma per la speranza e per la voglia di vivere. Perché la missione di Monica e tutto quello in cui ha creduto nella sua breve vita, continueranno. Grazie al fratello Samuele e a tutti coloro che vorranno unirsi nell’amore per chi non ha niente.

Ieri, nella chiesa di Santo Stefano Ticino, il parroco don Cristian Pina, ha definito l’amore di Monica per i poveri «esagerato». Un amore ricco, immenso, impossibile da misurare. In mezzo a tante persone del territorio c’erano anche i ragazzi dell’Africa. Quelli che Monica ha aiutato durante la sua permanenza in Sierra Leone e che avrebbe voluto continuare ad aiutare. Non sono voluti mancare all’ultimo saluto verso la loro amica e sorella. «Monica ha dato voce a chi non ce l’ha – ha continuato Samuele – ai bambini malati e denutriti. Ha girato per i villaggi, le periferie, i quartieri poveri. Monica era un profumo umile che dubitava sempre di sé stessa». Samuele ha ripercorso le tappe della breve vita di Monica. Breve, ma intensa. Nel 2014 il suo viaggio in Sierra Leone, nonostante nel paese fosse messo a dura prova dalla presenza dell’ebola. Grazie alla presenza di Cidybah ha cominciato ad operare in Sierra Leone per poi rientrare in Italia e completare il ciclo di studi laureandosi in Scienza Infermieristiche, dopo la laurea in Relazioni Internazionali. È tornata nel Mali, dove ha incontrato numerosi problemi ed è tornata a Freetown, in Sierra Leone. L’ultimo viaggio, prima della morte. «Sempre animata dalla convinta presenza di Cristo – aggiunge –. Ha servito i bambini africani sempre tenendo presente la povertà evangelica». Un ringraziamento ai genitori, mamma Aurora e papà Giovanni Alberto che l’hanno sempre sostenuta. Monica ora riposa al cimitero di Santo Stefano Ticino. Ma la sua associazione continuerà con Samuele. Lo ha ribadito lui stesso leggendo una lettera che ha strappato tante lacrime nella chiesa parrocchiale gremita.