Franco Tosi, l’appello della Cgil: "Presezzi rispetti gli impegni presi"

Preoccupazione dei sindacati sull'ipotesi di un trasferimento in Brianza dopo il no del Governo agli aiuti

Il segretario della Fiom Lombardia Mirco Rota

Il segretario della Fiom Lombardia Mirco Rota

Legnano (Milano), 30 dicembre 2016 - "Vogliamo capire che cosa vuole fare Presezzi, perché ha preso un impegno preciso con i lavoratori a prescindere dagli esiti delle trattative con il Governo". Il segretario generale della Cgil Lombardia, Mirco Rota, attende le prossime mosse del patron della Franco Tosi Alberto Presezzi, dopo che il tavolo con al centro la richiesta di aiuti al ministero per evitare il trasferimento della storica impresa legnanese in Brianza si è chiuso con un nulla di fatto. Un passaggio che rende più vicina l’ipotesi di una chiusura della fabbrica di turbine fondata nel 1881, spostando la produzione a Burago Molgora, dove si trova la sede principale del gruppo Presezzi.

Il trasferimento porterebbe a un risparmio dei costi. L’altro lato della medaglia sono serie ripercussioni sul territorio dell’Alto Milanese e sulla vita dei circa 150 dipendenti che vedranno un inizio 2017 segnato dall’incertezza. "Legnano perderebbe un simbolo - spiega Mirco Rota - ma sappiamo che per gli imprenditori l’importante è far quadrare i bilanci". Il sindacalista della Fiom esprime quindi delusione per l’esito delle trattative con il Governo. "Sarebbe utile che il Governo e la Regione si preoccupassero di sostenere le aziende in difficoltà e gli imprenditori che vogliono rilanciarle - sottolinea - ci dispiace che in questo caso sia coinvolto Presezzi, un imprenditore che ha dimostrato impegno e serietà. Il problema è che per rilanciare un’azienda la serietà non basta, servono risorse economiche". Il patron della Tosi ha preso tempo, avviando un periodo di riflessione per studiare le prossime mosse. Il 12 gennaio, subito dopo le feste, si terrà un incontro con i sindacati in un clima che rischia di divenire incandescente.