Mannaie nei boschi della droga: così gli spacciatori difendono il territorio

Castano Primo, boom di sequestri: «Una piaga che resta aperta»

La polizia locale

La polizia locale

Castano Primo (Milano), 6 gennaio 2018 - Attività continue di contrasto verso lo spaccio quella del comando di polizia locale di Castano, guidata dal comandante Massimo Masetti. Attività che hanno portato alla scoperta e al sequestro di numerosi coltelli, l’ultimo dei quali ritrovato in pieno centro cittadino, dentro un tombino di via Lonate. La piaga dello spaccio in queste lande è un problema molto sentito nei boschi che circondando il paese, usati da qualche anno da spacciatori senza scrupoli che per fare affari o per difendersi non esitano ad usare maceti e coltelli da cucina con una lama di almeno 30 centimetri. In occasione dei controlli effettuati dai «ghisa» locali nel 2017 sono saltati fuori ben cinque coltelli, quasi tutti in area boschiva tranne l’ultimo ritrovato in paese. «Sappiamo che la piaga dello spaccio non è terminata, ma noi facciamo il possibile» dicono dal comando di polizia locale. Un mondo, quello della droga che spesso parla straniero.

A Castano lo scorso mese di luglio i carabinieri della compagnia di Rho avevano tratto in arresto un 29enne marocchino e un 32enne palestinese trovati in un appartamento cittadino con oltre sessanta chili di droga. Fornitori e rete di spacciatori al dettaglio che si perdono poi nelle campagne circostanti dove i drogati si spingono dentro la boscaglia per acquistare di tutto, anche eroina, tornata purtroppo di stretta attualità. Il triangolo interessato è quello della vasta area boschiva situata tra i comuni di Castano Primo, Magnago e Vanzaghello, segnalata più volte dai residenti come luogo di abituale spaccio di stupefacenti e ritrovo di persone senza fissa dimora. Ma i blitz continui delle forze dell’ordine devono fare i conti anche con decisioni quanto meno opinabili di giudici permissivi. Lo scorso settembre, J.H., 27enne di origine bosniaca residente a Biella, era stato fermato con 24 grammi di eroina, acquistata proprio nelle campagne di Castano Primo. L’uomo era stato bloccato grazie ad una operazione congiunta tra la Polizia locale e la squadra volante di Busto Arsizio. Lo spacciatore, dopo una notte in carcere a Busto Arsizio, ha avuto solo l’obbligo di firma, tornando libero. Spesso e volentieri chi arriva nelle campagna di Castano per spacciare o acquistare droga lo fa tramite la stazione, scendendo con le bici al seguito. A settembre due trentenni, sono stati perquisiti proprio in stazione e trovati in possesso di una modica quantità di eroina e cocaina.