Busto, con don Gino Rigoldi e Ivan Cordoba a parlare di legalità

Due serate organizzate dall'associazione sportiva La Rete nell'ambito del progetto "Le regole del gioco, il gioco delle regole: scuola, sport, cultura della legalità". Saranno presentati anche i risultati di un questionario sottoposto ai ragazzi delle scuole medie della città

Don Rigoldi protagonista a Busto Garolfo

Don Rigoldi protagonista a Busto Garolfo

Busto Garolfo (Milano), 4 maggio 2017 - Imparare la legalità e il rispetto delle regole insieme a due testimonial d'eccezione, il notissimo cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano e uno dei giocatori simbolo dell'Inter del "triplete". Un doppio evento rivolto prima di tutto ai ragazzi, ma allo stesso tempo anche agli adulti. Oggi alle 21 nell'auditorium Don Besana della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, in via Manzoni, si terrà il primo di due incontri promossi dall'associazione sportiva La Rete nell'ambito del progetto di educazione alla legalità e alla cittadinanza consapevole "Le regole del gioco, il gioco delle regole: scuola, sport, cultura della legalità": protagonista sarà don Gino Rigoldi, dal 1971 cappellano dell'istituto penale per minorenni Beccaria di Milano e da più di 40 anni impegnato a dare un futuro ai giovani lasciati ai margini della società. Creatore di comunità di accoglienza, di progetti di prevenzione nelle scuole e di centri di aggregazione per i ragazzi, don Gino ha fondato l'associazione no profit Comunità Nuova, che si occupa di inserimento sociale dei ragazzi ex detenuti che, una volta usciti dal carcere, non hanno un contesto familiare adeguato ad accoglierli e a garantire loro una nuova vita. Presidente dell'associazione Bambini di Romania, è stato insignito del titolo di cittadino benemerito dal Comune di Milano, dell'Ambrogino d'oro e nominato Cavaliere della Repubblica.

Nel corso della serata saranno anche presentati i risultati di un questionario sulla legalità proposto agli studenti delle medie dell'istituto comprensivo Tarra: a discuterne con don Gino Rigoldi saranno il sindaco di Busto, Susanna Biondi, e la dirigente scolastica dell'istituto, Giuseppa Francone. Il secondo appuntamento sarà giovedì 11 alla stessa ora con l'ex difensore dell'Inter Ivan Ramiro Cordoba, che è stato una delle bandiere della squadra milanese e fra i protagonisti della stagione nella quale i nerazzurri allenati da José Mourinho centrarono il cosiddetto "triplete", conquistando campionato, Coppa Italia e Champions League. L'iniziativa è organizzata dalla Rete in collaborazione con il Centro Azzurro di Busto, la BCC, il comitato di Milano del CSI - Centro Sportivo Italiano e il Comune.

Il progetto ha avuto origine dall'attività che l'associazione La Rete svolge a Busto Garolfo: il sodalizio raccoglie un'ottantina di iscritti dai 7 anni in su provenienti dai più diversi angoli del mondo, con diverse culture, religioni e abitudini. A unirli è il calcio, con il campo di via Pascoli diventato luogo di gioco, di conoscenza reciproca e di integrazione. "Operiamo in un quartiere dove il problema dell'integrazione è all'ordine del giorno - spiega il presidente della Rete, Emilio Crespi -. Crediamo che una società sportiva debba riconoscersi come agenzia educativa, pronta a fare dell'accoglienza verso tutti una regola di gioco: seguendo questa convinzione abbiamo promosso all'interno delle scuole medie di Busto un questionario sulla legalità, per capire cosa sanno i ragazzi e come si rapportano a questo tema". "Abbiamo sottoposto ai ragazzi domande anche banali - continua Crespi -, con l'intenzione di arrivare a definire un quadro di riferimento e da lì partire per trasmettere il valore fondamentale della legalità alle nuove generazioni".

"E' un'iniziativa lodevole, che va a toccare un tema di stretta attualità - sottolinea il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi -. Il rispetto delle regole è fondamentale su un campo da gioco come nella vita quotidiana, deve interessare i ragazzi come gli adulti. Per questo, come banca del territorio, abbiamo voluto essere al fianco della Rete". L'ingresso a entrambe le serate è libero.