Legnano, corsi di inglese sotto tiro: qualità da rivedere, gli iscritti se ne vanno

Approda in Consiglio un'interrogazione per cercare di comprendere il perché delle protesta fatte pervenire dagli iscritti, le polemiche proseguono

Consiglio comunale

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Legnano (Milano), 25 novembre 2016 -  I corsi di inglese del Comune non sono all’altezza delle attese degli utenti che, considerata la situazione, si preparano ad abbandonare le classi e a chiedere un rimborso:  quest’anno la polemica sui corsi di lingue approda  in consiglio comunale con addirittura due interrogazioni, una presentata dal Gruppo misto e l’altra dal Movimento cinque stelle. Abbiamo specificato “quest’anno” perché non sembra esserci pace per questa classica iniziativa del comune che per la seconda volta di fila arriva tra  gli argomenti discussi in aula consigliare  seppur per motivazioni diverse. Nel 2015 al centro del dibattito ci fu l’assegnazione dei corsi, affidati a una società che aveva tra i responsabili il figlio di un assessore legnanese. Dimostrata la legalità della procedura - forse un po’ meno “l’eleganza” di tutto il procedimento - la questione si chiuse in breve tempo.

Quest’anno l’organizzazione è toccata a un’altra società che, evidentemente, ha presentato un’offerta migliore, ma i problemi alla fine ci sono stati lo stesso e sono emersi dopo una lettera inviata anche al Comune di Legnano da alcuni alunni dei corsi. Gli iscritti puntano il dito proprio sulla qualità dei corsi di inglese: “Come già successo in precedenza anche per quest'anno è stato designato un nuovo istituto – viene spiegato nella lettera - , ma purtroppo dobbiamo segnalare che  l'avvio è stato un vero disastro. Infatti alla data di inizio stabilita non si è presentata la metà dei docenti, le classi sono state formate senza tenere conto dei diversi livelli dei partecipanti (quattro livelli da A2 a C1) con ovvie ripercussioni,  ma soprattutto i docenti, a differenza di tutti gli anni precedenti sono italiani”. È sufficiente andare a consultare le richieste fatte dal Comune al momento dell’assegnazione per verificare che proprio la presenza di insegnanti madrelingua per i livelli più avanzati, documenti alla mano, era uno degli elementi necessari per potersi aggiudicare l’incarico.

 “Senza nulla togliere alla preparazione all'insegnamento di questi docenti, riteniamo  imprescindibile perlomeno per il corso avanzato e di conversazione – continuano gli alunni del corso nella loro lettera - che questo debba essere affidato a insegnante madrelingua…  A un mese dall'inizio, non vedendo migliorata la situazione, alcuni di noi si ritireranno dal corso, chiedendo il rimborso al Comune”. “Al momento l’unico elemento di giudizio che abbiamo per valutare questa situazione è costituito proprio dalla lettera degli utenti – spiega l’assessore alla Cultura, Umberto Silvestri -. Stiamo però facendo tutte le verifiche del caso per poter dare una risposta coerente in occasione del prossimo consiglio comunale”. Per chiarire la situazione una delle due interrogazioni  chiede appunto di sapere “perché gli utenti siano insoddisfatti nonostante i 40mila euro messi a bilancio e i 200 euro pagati dai corsisti“.