Legnano, rifugio per donne maltrattate: "Doveva essere segreto"

La lista Legnano in Comune - Sinistra e Costituzione" critica la scelta di pubblicizzare e dare continuo risalto all'ubicazione che dovrà diventare sede di una casa rifugio per donne maltrattate: un istituto che fonda la sua ragion d'essere proprio sulla segretezza

La violenza sulle donne, uno dei crimini più odiosi

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Legnano (Milano), 6 giugno 2017 - Segreta, ma non troppo: almeno così pare essere la casa rifugio per donne maltrattate che troverà spazio a Legnano in un immobile sequestrato alla mafia. Una struttura che, proprio per il ruolo delicato che dovrà ricoprire, dovrebbe essere pubblicizzata, per quanto riguarda la sua ubicazione, il meno possibile, ma che secondo le donne della lista "Legnano in Comune - Sinistra e Costituzione" è stata invece sfruttata a fini elettorali. "Abbiamo avuto modo di vedere sui social le foto ed i commenti dell’evento organizzato domenica 4 Giugno dalle donne della coalizione “ Io amo Legnano”  - spiegano in una nota -; non possiamo non notare che, come purtroppo già avvenuto in passato, si descrive l’immobile sequestrato alla malavita organizzata come futura sede di “casa rifugio” .

Le case rifugio sono, per definizione, edifici segreti della cui esistenza dovrebbero essere a conoscenza solo pochi “addetti ai lavori”, luoghi protetti ove donne e minori, vittime di violenza, soprusi e persecuzioni e che vivono situazioni di pericolo, trovano accoglienza, protezione e massima riservatezza.  Queste caratteristiche vengono meno quando l’indirizzo del rifugio viene reso pubblico". Secondo le donne di Sinistra e Costituzione non si tratta di una mera distrazione: "Non la consideriamo una leggerezza - concludono infatti -, è stato un grave errore strumentalizzare ai fini della propaganda elettorale un luogo che avrebbe dovuto restare nell’anonimato".