L'allarme: "I rifiuti di Roma e Napoli nelle cave di Casorezzo"

Il vicepresidente del Consiglio regionale, Fabrizio Cecchetti, teme l'arrivo di rifiuti da altre regioni d'Italia e incalza il sindaco di Milano: "Sala dica no"

PROTESTA Per gli ambientalisti le cave devono diventare un parco

PROTESTA Per gli ambientalisti le cave devono diventare un parco

Casorezzo (Milano), 17 luglio 2016 - Il parco del Roccolo rischia di diventare il ricettacolo dei rifiuti urbani di Roma e Napoli? È l’ipotesi sollevata dal vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) che adesso chiede al neosindaco di Milano e della Città Metropolitana, Giuseppe Sala, di alzare la voce e affrontare la questione. Il vice di Raffaele Cattaneo prende spunto da una lettera inviata il 14 luglio dall’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi, proprio al neosindaco milanese per chiedere maggiore attenzione nel valutare le autorizzazioni richieste della Solter di Bruno Bella per conferire nelle cave di Casorezzo rifiuti appartenenti a oltre cento tipologie differenti. Nella missiva a firma Terzi indirizzata a Giuseppe Sala, l’assessore all’Ambiente lombardo adombra la possibilità che nell’area al confine tra Busto Garolfo e Casorezzo possano arrivare rifiuti provenienti anche da altre regioni d’Italia.

Senza evocare i foschi fantasmi della "terra dei fuochi", Cecchetti corre in aiuto della collega e punta i riflettori sulla questione che nei prossimi giorni dovrà essere chiarita da Palazzo Isimbardi. "L’assessore Terzi – spiega Cecchetti – è stata chiara: per Regione Lombardia la realizzazione di una discarica è l’ultima scelta possibile e bisogna rivedere le tipologie dei rifiuti trattati. I vari tipi di rifiuti previsti nel progetto comportano, infatti, importanti attività di gestione come il recupero dei percolati, per cui non è vero che ci sarà solo un riempimento con rifiuti inerti ma al contrario avremo a che fare con una discarica vera e propria che comporterà una serie di problemi tra cui l’inquinamento del territorio. È inoltre inammissibile – continua Cecchetti – che ci sia il rischio di ricevere rifiuti urbani da città che non sono in grado di gestire autonomamente lo smaltimento. Se passa il progetto, rovineremo un parco per metterci la munnezza di Roma e Napoli. Sala dica un secco no a questo scempio".

La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva: i funzionari della Città Metropolitana dovrebbero esprimere un parere sull’istanza presentata dalla Solter.