Legnano, via Sant'Ambrogio diventa un imbuto

I lavori per il rifacimento del pavé della strada del centro stra creando qualche inevitabile disagio

Il cantiere di via Sant'Ambrogio

Il cantiere di via Sant'Ambrogio

Legnano (Milano), 30 novembre 2016 - Il cantiere per la sistemazione del pavé di via Sant'Ambrogio, in centro città, aperto da una decina di giorni, ha creato fin dall'inizio qualche inevitabile disagio. La strada è per sua stessa natura stretta e trafficata: non poteva che essere così. I pedoni sono costretti a delle piccole gimkane fra gli scalini della vicina chiesa, l'area transennata dagli operai e le macchine che sfilano a pochi centimetri di distanza. Con il marciapiede che per giunta a un certo punto viene a mancare. Si poteva in effetti adottare qualche accorgimento in più per mettere in sicurezza il passaggio dei pedoni, soprattutto quando cala il buio. Ma le caratteristiche stesse della strada  sono tali - come ben sanno i legnanesi - da non lasciare molto "spazio di manovra". Ieri pomeriggio ai disagi, si è però unita anche la protesta.

Quella dei titolari dell'albergo "Cristallo", vicino al negozio di modellistica, che a giornata di lavoro in cantiere pressoché terminata si sono trovati il passo carraio che conduce ai box chiuso dalle transenne di plastica e dai paletti di ferro. "Ma com'è possibile? Nessuno si è degnato di avvisarci, adesso chiamo i vigili - è lo sfogo della titolare, subito uscita per protestare con il responsabile del cantiere -. Fra qualche minuto mio marito rientrerà, e come fa ad accedere nel box?". Domanda alla quale risponde subito il capocantiere, a metà tra l'italiano ortodosso e il dialetto bergamasco delle montagne. "Signora non possiamo farci nulla noi - è la replica - il pavé deve riposare per almeno due giorni e due notti...". La signora non accetta ragioni: "Adesso chiamo i vigili! Secondo lei noi lasciamo la macchina fuori due notti, che poi ci rompono i finestrini?". La rabbia è acuita dal fatto che nessuno dal Comune, così sembra, ha avvisato gli esercenti della strada, e chi deve accedere ai passi carrabili presenti lungo il cantiere, della zona off limits per le prossime quarantott'ore. Il confronto fra i due prosegue ancora per un po'. Alla fine si arriva a un compromesso. La donna si convince a chiamare il marito per sollecitarlo a rientrare. Il capocantiere lo aspetterà per aprire in via eccezionale la transenna e fargli mettere l'auto in garage. Poi tutti sul furgoncino per rientrare a Palosco.