Bruno Gulotta, l'abbraccio virtuale: "Non vi lasceremo mai da soli"

Fiume di messaggi di cordoglio sul web per la morte del 35enne ucciso durante l'attentato terroristico di Barcellona

Bruno Gulotta e la fidanzata Martina Sacchi

Bruno Gulotta e la fidanzata Martina Sacchi

Legnano, 22 agosto 2017 - «Da una vacanza si dovrebbe tornare senza parole per le emozioni provate insieme ai propri cari, non senza vita». Il fiume di messaggi di cordoglio sul web per la morte di Bruno Gulotta, il 35enne legnanese ucciso durante l’attentato terroristico di Barcellona, non si ferma. Un fiume di lacrime, di parole addolorate che ha affluenti in tutto il mondo e arriva in una Legnano che non riesce ancora a capacitarsi di quello che è successo. Una Legnano intontita che, come sta avvenendo per gran parte del resto del mondo, affida ai social network il proprio cordoglio e le proprie. Nel giro di poche ore la pagina commemorativa di Bruno Gulotta ha ottenuto quasi 900 “mi piace” e oltre 700 commenti. «Non si può morire così, senza una ragione» scrive qualcuno. «Un abbraccio virtuale ma sincero alla compagna e ai bambini che ha lasciato» fa eco un’altra donna su Facebook. «Vittima della barbarie. Riposa in pace Bruno. Condoglianze alla famiglia e un pensiero particolare per i suoi figli» aggiunge una donna dalla Francia. «Sentite condoglianze dal Messico» commenta invece un altro utente, che non vuol far mancare il proprio sostegno.

Negli ultimi giorni non sono mancate anche alcune critiche in merito alle raccolte fondi nate poche ore dopo la morte di Bruno Gulotta. Ancora non si conoscono con precisione le cifre, ma nel giro di soli tre giorni sono state migliaia le donazioni provenienti da tutto il mondo. «Ucciso crudelmente e ferocemente, questo giovane e con una famiglia lascia una compagna sola e due bimbi piccoli. In Italia per le compagne la tutela è poca, speriamo aiutino davvero questa ragazza e i suoi figli» commenta però un’altra utente dei social network ponendo l’accento sui problemi contingenti e di vita quotidiana ai quali la famiglia del 35enne si trova a dover far fronte. Molti sono coloro i quali puntano l’attenzione a questo punto sulla famiglia del giovane legnanese e sul futuro che attende la compagna Martina e i loro due figli venendo a mancare un importante sostegno economico. E non manca neppure chi lancia una proposta alla comunità islamica del Legnanese: una raccolta fondi, che potrebbe anche assumere per qualcuno il significato di una sorta di mano tesa anche nei confronti della cittadinanza legnanese, proprio dai cittadini di religione musulmana per la famiglia di Bruno Gulotta.