Quattro bimbi rom in classe: "Diteci se sono vaccinati"

Tra i genitori scatta l’allarme. "Ma non è razzismo"

I quattro piccoli d’origine rom arrivano da Villa Cortese

I quattro piccoli d’origine rom arrivano da Villa Cortese

Parabiago (Milano), 23 gennaio 2017 - C'è chi ha espresso malumori e perplessità. Ma c’è anche chi ha invocato il sacrosanto diritto allo studio. Ha suscitato molte reazioni in città la notizia dei quattro bambini nomadi che da una decina di giorni hanno iniziato a frequentare la scuola elementare Manzoni. Sui social si è scatenata, infatti, una ridda di polemiche e alcuni genitori hanno chiesto chiarimenti alla preside sulla loro provenienza, sul loro livello di apprendimento, sulla loro situazione familiare e anche sulle loro condizioni di salute. «Non è una questione di discriminazione – dice una mamma a nome di altri genitori che hanno accolto con sospetto la presenza in aula di questi quattro bambini – ma solo di trasparenza e tutela. La direzione non ci aveva informato preventivamente di nulla e ancora adesso non sappiamo se siano in regola con documenti e vaccinazione».

Quel che si sa è che i quattro bambini arrivano da Villa Cortese e che sono stati inseriti in classi diverse, in base alla loro età. Sono previsti poi per loro dei programmi didattici differenziati rientranti nei progetti di scolarizzazione nazionali. «Autorizzando la loro presenza in classe – ha detto la preside Alida Marina Gottardi – ho solo rispettato le leggi dello Stato e le linee guida del Ministero dell’Istruzione sull’inclusione e l’integrazione. Lo studio è infatti un diritto sancito dalla Costituzione che, come tale, va garantito. Spero che non venga innescata alcuna spirale di pregiudizi nei confronti di questi minori per i quali sono previste azioni di monitoraggio, analisi di valutazione dei risultati e indagini sulla qualità degli interventi».

Che si sia peccato però di scarsa comunicazione è confermato anche dall’Amministrazione comunale, che solo venerdì è stata informata della vicenda e ha potuto così avviare i dovuti controlli: «La scuola ha agito in totale autonomia e noi lo abbiamo saputo da alcuni genitori. Adesso stiamo procedendo con tutte le verifiche del caso per accertare anche chi sia il loro tutore giuridico».