Rescaldina, Auchan raddoppia

Per il colosso francese del commercio, Auchan, è previsto un ampliamento di 25mila metri quadrati

Auchan

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Cerro Maggiore (Milano), 10 settembre 2016 -  Ikea se ne va ad Arese e la Galleria Auchan di Rescaldina raddoppia. Sarà proprio la cittadina di Cerro Maggiore a rimanere all’asciutto, almeno secondo le ultime operazione commerciali dei due colossi stranieri. Gli svedesi hanno ormai abbandonato da tempo il progetto della galleria commerciale a Cerro Maggiore, a ridosso dell’uscita autostradale di Legnano, per la maggior parte sul territorio di Cerro, dopo l’uscita dall’accordo di programma di Rescaldina, la quale non ha mai nascosto di puntare ad un centro commerciale completamente rinnovato, tenendo in considerazione solo Auchan. Entro il 2018 dovrebbero quindi arrivare altri 70 negozi ed un ampliamento di 25mila metri quadrati di superficie. Sul tavolo ben 80 milioni di investimento ed oltre 300 posti di lavoro.

«Parteciperemo alla prossima Vas in programma il 14 settembre per capire cosa sta succedendo - ha spiegato l’assessore Enrico Giovanni Croci del comune di Cerro -. Prima di giudicare, vogliamo conoscere i dettagli di una operazione che potrebbe avere notevoli ripercussioni anche sull’abitato di Cerro Maggiore per traffico e quant’altro. Sintomatico però che Rescaldina si sia prima tolta dall’accordo di programma su Ikea, per poi puntare tutto sul raddoppio di Auchan». Dovesse andare in porto la nuova galleria commerciale sarà la più grande di tutta la zona, escludendo Arese. Un progetto che i vertici del colosso commerciale francese vogliono concludere formalmente già entro l’anno per iniziare nel 2017 la costruzione della nuova ala commerciale per poi essere già pronti entro il 2018 ad affittare i negozi, sui quali ci sono già richieste sulla carta. Mercoledì prossimo alle 10 in municipio la prima conferenza per la Vas relativa al procedimento di variante urbanistica al Pgt alla quale guarderà con estrema attenzione anche Cerro Maggiore. «Vogliamo capire bene ed avere a disposizione il tempo per leggere tutta la documentazione in atto» continua Croci. La guerra fra i due comuni per gli «sgarbi commerciali» in atto potrebbe essere solo all’inizio.