Rescaldina: droga, armi e un fiorente giro di affari sporchi. Cinque arresti / VIDEO

Arrestati tre italiani e due spagnoli. Sequestrato un ingente quantitativo di hashish e marijuana. Rinvenute anche due pistole e un fucile e più di 500mila euro in contanti

L'operazione dei carabinieri

L'operazione dei carabinieri

Rescaldina (Milano), 28 marzo 2017 - Armi in casa, droga tra cassette di ortaggi e tanti soldi sporchi. Non sono certo "pesci piccoli" i cinque uomini (tre italiani e due spagnoli) arrestati nelle ultime ore dai carabinieri della Compagnia di Legnano che hanno messo a segno un'importante operazione tesa ad arginare lo spaccio di sostanze stupefacenti nell'intera nostra zona. La banda poteva contare anche su un piccolo arsenale di armi da fuoco, a dimostrazione della pericolosita del sodalizio criminale. Tutto è partito da Rescaldina.

Gli uomini dell’Arma, al termine di un’attività di osservazione discreta iniziata nei giorni precedenti, hanno fatto irruzione in un magazzino, scoprendo i cinque uomini (tre italiani e due spagnoli) intenti a scaricare, da un autoarticolato proveniente dalla Spagna, cassette con all’interno frutta e verdura, sul cui fondo erano però celati ben 88 sacchetti contenenti 61,5 chili di marijuana e 500 grammi di hashish. Le successive perquisizioni presso le abitazioni dei tre italiani hanno consentito di rinvenire, in un appartamento di Vanzago altri 4,5 chilogrammi di hashish suddivisi in stecche e ovuli, altri 600 grammi di marijuana, nonché la somma di 30 mila euro in contanti, mentre in un garage condominiale di Rho sono stati trovati e sottoposti a sequestro ulteriori 480 mila euro in contanti, nascosti in 2 valigie, 20 telefoni cellulari e 25 sim-card.

I carabinieri hanno trovato anche un fucile calibro12 e 2 pistole semiautomatiche, provento di furti in abitazione. L'ingente quantitativo di droga sequestrata e la disponibilità di armi sono quindi l’elemento qualificante della banda che, rispetto alla manovalanza di piccoli spacciatori locali, avevano ben radicato il loro business illecito e fiorente in tutta l'Alto Milenese. Affari d'oro, i loro, considerando anche l'ammontare del denaro rinvenuto. Ora i tre italiani, un 43enne e due 51enni e i due spagjoli, un 45enne e un 64enne (entrambi incensurati) si trovano in carcere. Sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Uno dei cinque dovrà rispondere anche di ricettazione e detenzione e porto illecito di armi. Le indagini degli inquirenti però proseguono e non si escludono ulteriori sviluppi su quanto è stato scoperto. 

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