Piccola e cara (43mila euro): solo una bestiola per volta può entrare nell’area cani

Cerro Maggiore, panchine arrugginite e fontana senza scarico

L'ingresso dell'area cani (Studio Sally)

L'ingresso dell'area cani (Studio Sally)

Cerro Maggiore (Milano), 16 ottobre 2017 - «Il nuovo parchetto per i cani? Solo per uno alla volta». Ancora polemica sull’area cani costruita di fianco al cimitero comunale, da parte del presidente della Pro loco, Alex Airoldi, che ha commentato così i nuovi cartelli appena sistemati dal Comune: «Il regolamento prevede l’accesso a un cane per volta. Io mi chiedo a cosa serva aver speso 43mila euro di soldi pubblici per due piccole aree del genere che non possono neppure contenere altri cani». Una polemica che non si è mai sopita, tanto che nei mesi scorsi fu proprio il presidente dell’associazione cerrese a chiedere spiegazioni al Comune sulla spesa prevista per la realizzazione dell’area cani: «La facevamo noi gratis. Invece hanno speso soldi dei cittadini, tanti soldi, per farne una completamente sbagliata. Che dire delle panchine appena sistemate e già arrugginite?».

La situazione non è nuova. Già ai tempi del governo cittadino di Teresina Rossetti, prima quindi della crisi del centrosinistra che ha portato al commissariamento del paese, l’area cani aveva di fatto portato polemiche a causa dei costi. Oggi che la stessa è stata realizzata, se ne notano tutte le pecche, a cominciare dallo spazio esiguo per finire alla nuova fontanella per cani, senza scarico. «L’acqua dove finirà? Non c’è un pozzetto per lo scarico. Una cosa inconcepibile per un’opera costata migliaia di euro. Mettono la fontanella senza pensare a dove finirà l’acqua che scende». Una polemica approdata anche sui social media, con tanti detrattori di una struttura che negli anni scorsi era stata richiesta a gran voce, ma che adesso non risponde ai requisiti degli amanti degli animali. «Ci sono vincoli anche sui padroni: i minorenni non posso condurre qui i propri amici, come da regolamento affisso. Significa che la maggior parte dei proprietari non può neanche recarsi al parchetto».