Sventano furto, aggrediti:"Gesto encomiabile, ma attenti. Meglio limitarsi chiedere aiuto"

Walter Valsecchi: "Mi rendo conto che, in alcuni casi, siamo spinti dall’impulso a intervenire in prima persona, ma attenzione a esporsi ai pericoli"

Il simbolo del controllo del vicinato

Il simbolo del controllo del vicinato

Parabiago (Milano), 20 febbraio 2017 - Cittadini più vigili. Più partecipi. Più virtuosi e dotati di senso civico, tali da creare in un quartiere solidarietà e coesione. Lo dicono i numeri record di adesioni del Controllo del Vicinato, ben radicato e consolidato oramai in tutto l’Alto Milanese. A questa zona, infatti, va la Palma d’oro dell’area più «controllata a vista» dell’intera Lombardia.

L'invito , però, è sempre quello rivolto alla massima cautela. «Il gesto dell’uomo che ha sventato il furto ad Arconate è sicuramente encomiabile, ma bisogna davvero cercare di non cedere ad alcuna imprudenza perché la situazione può purtroppo sfuggire di mano – dice Walter Valsecchi, responsabile dell’Associazione Cdv dell’Alto Milanese e membro del direttivo esecutivo nazionale – Ecco perché la sicurezza partecipata è fondata esclusivamente sulla segnalazione immediata ai carabinieri e alle polizie locali di qualsiasi situazione sospetta. Mi rendo conto che, in alcuni casi, siamo spinti dall’impulso a intervenire in prima persona, ma attenzione a esporsi ai pericoli».

Al di là del caso specifico di Arconate, quindi, fondamentale è sì alzare la soglia di attenzione, ma senza mai correre rischi. «Siamo davvero molto soddisfatti per i risultati ottenuti in questi tre anni – aggiunge Valsecchi – Gratificante vedere come ci sia, oggi più che mai, la volontà di guardare al di là del proprio giardino e del proprio muro di casa, contribuendo alla sicurezza di tutti. Si avverte più vicinanza e protezione con questa rete sociale di controllo in cui l’unione fa davvero la forza. Sempre più persone, infatti, stanno instaurando legami capaci di contrastare e prevenire atti criminali e di degrado urbano. Il tutto però senza mai sostituirsi alle forze dell’ordine».