Sindaci in difesa dell’ospedale: in 15 al Pirellone per il Cantù

Abbiategrasso, nuova audizione in commissone sanità dopo l’apertura dei giorni scorsi. Obiettivo, ottenere la riapertura 24 ore su 24 del Pronto soccorso

Abbiategrasso, l'ospedale Costantino Cantù al centro della battaglia

Abbiategrasso, l'ospedale Costantino Cantù al centro della battaglia

Abbiategrasso (Milano), 4 luglio 2017 - I sindaci affilano le unghie per salvare l’ospedale Cantù. Quindici Comuni del territorio, insieme al Movimento per i diritti del cittadino malato, saranno ascoltati in commissione regionale Sanità, dove chiederanno la riapertura del Pronto soccorso di Abbiategrasso h24 per evitare quello che considerano un «depotenziamento» della struttura abbiatense, costata solo pochi anni fa 30 milioni di euro. Con tutta probabilità l’audizione si terrà lunedì 17 nel pomeriggio, ma bisogna attendere la convocazione ufficiale per averne certezza. In quella sede i sindaci e il Movimento porteranno le ragioni di un territorio che conta oltre 80mila persone, per provare a far tornare l’Asst Ovest Milanese sui suoi passi.

Solo qualche giorno fa l’imponente dispiegamento di fasce tricolore (13 primi cittadini) durante la seduta della commissione sanità aveva fatto colpo sui presenti e convinto i membri a rimandare la decisione definitiva sul futuro dell’ospedale abbiatense dopo un percorso partecipato. Percorso che consisterà nello studio approfondito dei dati numerici, nell’ascolto del parere degli esperti e nell’audizione con i sindaci dell’Abbiatense e con il Movimento per i diritti del malato. Tra l’altro, la possibilità di un cambio di rotta rispetto a scelte compiute in linea con la riforma regionale della sanità del 2016 è stata condivisa da più parti politiche anche nel corso della seduta di mercoledì. «La nota positiva consiste nell’aver ottenuto questa audizione e nella disponibilità della Commissione a rivedere quanto già stabilito – ha spiegato il sindaco di Morimondo, Marco Marelli, in rappresentanza dei colleghi sul territorio -. Una settimana prima dell’incontro ci troveremo tutti insieme per prepararci e per cercare di portare a casa il risultato». Nel dicembre dell’anno scorso era stata decisa la chiusura notturna del Pronto soccorso nonostante le 11mila firme raccolte tra i cittadini che chiedevano l’operatività del reparto emergenze h24.

Il successivo piano aziendale, poi, non aveva fatto altro che confermare la strada scelta per il futuro del Costantino Cantù e i timori di chi vedeva nella rete territoriale di ospedali (Legnano, Magenta, Abbiategrasso, Cuggiono), ognuno con le proprie prerogative, un «depotenziamento» del nosocomio abbiatense. Nella testa dell’Asst, infatti, c’è il progetto di fare del Pronto soccorso di Magenta il polo unico dedicato alle urgenze, mentre Abbiategrasso si dovrebbe occupare di altre specialità, quali il piede diabetico e la presa in carico delle malattie croniche.