Magenta (MIlano), 18 aprile 2014 - Viveva in un appartamento a Magenta (Milano) insieme a un suo fiancheggiatore, ma è stato scoperto e arrestato dalla squadra Mobile di Catanzaro. E’ finita così la latitanza di Vincenzo Vitale, detto “U Manganaro”, di 40 anni. L’uomo si era sottratto alla cattura nell’ambito dell’operazione “Free Boat” portata a termine il 3 luglio dello scorso anno. L’inchiesta aveva portato in carcere 25 persone, ritenute capi e gregari della cosca “Gallace-Gallelli” che opera nella provincia di Catanzaro. Vitale è ritenuto responsabile di essere un componente dell’associazione mafiosa di ‘ndrangheta attiva nel basso versante jonico catanzarese ed in particolare a Guardavalle, Una cosca potente, hanno evidenziato gli investigatori, federata con le cosche reggine dei Leuzzi di Stignano e Ruga di Monasterace, con diramazioni operative nel Centro e nel Nord Italia. In particolare, a Vitale è contestato il reato di estorsione. Con Vitale è stato tratto in arresto anche Damiano Emanuele, 37 anni, già noto alle forze dell’ordine, accusato di avere favorito la latitanza. Nel corso della perquisizione dell’appartamento la polizia, coadiuvata dalla Questura di Milano, ha rinvenuto una carta d’identità falsa intestata ad una terza persona e sulla quale sono in corso accertamenti. Vitale è stato associato al carcere di San Vittore.

L'uomo è stato catturato seguendo gli sposatamenti della moglie e della figlia.