Legnano, 8 febbraio 2014 - «È l'unica soluzione concreta attuabile in tempi brevissimi per salvare la Franco Tosi Meccanica, non possiamo che vederla in modo positivo». Luigi Dedei, della segreteria Fim Cisl, non nasconde l’ottimismo dopo l’accordo formalizzato da Termomeccanica e Patel per cercare di salvare la storica azienda legnanese di turbine che sta vivendo il momento peggiore della propria storia. E che, in caso di parere negativo del commissario straordinario Andrea Lolli, potrebbe vivere la pagina più nera: quella del concreto rischio di fallimento. Al momento non ci sono, perlomeno ufficialmente, altre offerte all’orizzonte e quindi la storica intesa fra Italia e India sembra l’unica possibilità per salvare Tosi. L’italiana Termomeccanica e l’indiana Patel Engineering hanno infatti firmato un accordo che prevede la gestione congiunta, all’inizio in affitto e poi in futuro molto probabilmente anche con la formula dell’acquisto, dell’azienda. E, in tempi brevissimi, il pagamento dei 4 milioni di euro necessari per non perdere commesse vitali per la Tosi.

La conoscenza del mondo industriale italiano di Termomeccanica e i nuovi ordini che potrebbe portare Patel dall’estero sarebbero la garanzia di una rinascita per Tosi. «Crediamo che la proposta di queste due società sia un punto di svolta - aggiunge Dedei -, da cui poi partirà un altro dialogo: quello che riguarda l’occupazione dei lavoratori». Da mesi i sindacati hanno messo in chiaro le loro idee: il lavoro deve essere per tutti i dipendenti. Verosimilmente, però, non tutti i 390 lavoratori Tosi potranno rientrare nei piani dell’asse italo-indiano. «Bisognerà capire cosa intenderanno fare le due società, anche attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali» sottolinea il sindacalista. Prima però bisognerà capire cosa intenda fare il commissario Lolli. Secondo fonti vicine alle due società, infatti, ci sarebbero alcune remore da parte sua ad accettare in toto il progetto. Quel che è certo è che non c’è tempo da perdere. «Se non si firma entro lunedì, l’affare salta» avrebbero affermato Termomeccanica e Patel. E questo metterebbe ancora più a rischio il futuro dell’azienda legnanese.

Proprio per questo motivo le due ormai ex rivali chiedono al commissario straordinario e al Ministero di vagliare con attenzione la proposta che hanno presentato e di prendere una decisione in tempi brevissimi. Il pericolo infatti è che la decisione possa slittare ancora e che quindi, con la perdita di importanti commesse, l’azienda possa diventare soltanto teatro di smantellamento e vendita di disegni industriali e macchinari. I 390 lavoratori di Tosi e tutto l’Altomilanese in queste ore sperano: l’azienda è un simbolo per tutti e perderla significherebbe perdere un pezzo di storia.

di Cristiana Mariani