Legnano, 29 gennaio 2014 - Finalmente è arrivata una buona notizia per i circa 250 lavoratori della Franco Tosi Meccanica in cassa integrazione: dopo quasi sei mesi il Ministero avrebbe firmato lo sblocco del denaro destinato ai dipendenti della fabbrica legnanese. Ora la palla passa all'Inps, l'ente che dovrà recepire la direttiva ministeriale ed erogare materialmente i soldi. Si tratta di una vera boccata d'ossigeno per intere famiglie, che da mesi non ricevono un centesimo. L'auspicio è che la burocrazia a questo punto non si metta di nuovo fra i cassintegrati e quello che spetta loro di diritto.

Lo sblocco della cassa però non basta. Un esposto al Tribunale di Milano e alla Procura della Repubblica e una lettera sottoscritta da tutti i lavoratori da inviare al Ministero, al Commissario e al Tribunale di Milano: saranno questi i prossimi passi che lavoratori e sindacati metteranno in atto per cercare di scuotere la situazione di stallo nella quale si trova ormai da troppi mesi la Franco Tosi Meccanica. Da settembre, infatti, si aspettano risposte concrete sul futuro dell'azienda, ma quello che si è ottenuto fino ad oggi sono soltanto ritardi e perdite di commesse importanti.

Dall'assemblea che i rappresentanti dei lavoratori hanno tenuto negli stabilimenti di piazza Monumento per spiegare ai circa 400 dipendenti della storica fabbrica di turbine l'intenzione del commissario straordinario Andrea Lolli di attendere fino all'estate prima di vendere la Tosi è emersa l'intenzione di portare avanti due iniziative.

"In primo luogo - spiega Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia - verrà presentato un esposto al Tribunale di Milano e alla Procura della Repubblica relativamente alla vendita di alcuni disegni industriali a un'azienda terza, che rappresenta un primo segnale verso lo spezzatino, o comunque il frazionamento aziendale, che indebolisce ulteriormente la Franco Tosi in una fase molto delicata. L'iniziativa è volta anche ad accertare se esistono gli estremi di legittimità o illegittimità per verificare il profilo di legittimità rispetto alla procedura straordinaria".

Nonostante le rassicurazioni del commissario Lolli durante l'incontro avvenuto a Roma nei giorni scorsi in merito alla presunta vendita dei disegni - che Lolli ha giustificato come un semplice interessamento a impianti risalenti a decenni or sono -, i sindacati vogliono vederci chiaro. "Nell'assemblea si è deciso inoltre di preparare una lettera sottoscritta da tutti i lavoratori da inviare al Ministero, al Commissario e al Tribunale di Milano, in quanto la strategia di vendita adottata dal commissario potrebbe portare a una consistente riduzione della solidità industriale della Franco Tosi Meccanica. Si tratta di una condotta che comporta più rischi che benefici e che chiediamo venga modificata, procedendo subito in tempi rapidi all'affitto" aggiunge Rota.

di Cristiana Mariani