Canegrate (Mialno), 10 gennaio 2014 - Anche polizia locale del legnanese è mobilitata per le manifestazioni di Milano e Roma di domenica e lunedì. «Non vogliamo più essere presi in giro dallo Stato - spiega l’agente scelto del comando canegratese Carlo Marcarelli, che ha fatto da portavoce locale per questa protesta -. Pretendiamo anzitutto che si faccia chiarezza sul nostro ruolo. Ci dicano chiaramente se dobbiamo fare i poliziotti o se siamo diventati semplici impiegati comunali con la divisa come prevede il nostro contratto attuale».

Impiegati o poliziotti? Un dilemma che attanaglia tutti i 65mila vigili italiani, una parte dei quali parteciperà a Milano domenica alla manifestazione per commemorare la morte di Nicolò Savarino per poi recarsi a Roma lunedì per un sit-in in piazza Santi Apostoli e a Montecitorio. «Una mia collega ed io andremo a Milano in rappresentanza dei nostri colleghi. Poi la sera partiremo subito per Roma. A Milano la Questura ha dato parere negativo sulle divise e quindi saremo presenti in borghese. A Roma però potremo manifestare in divisa».

Due anni fa il Governo Monti tolse la “causa di servizio” alla polizia locale: è anche per questo che gli agenti scenderanno in piazza. «Se mi facessi male in servizio, sarebbero solo problemi miei - spiega l’agente della polizia locale di Canegrate -. Dovrei pagare tutto di tasca mia. Noi siamo forze di polizia a tutti gli effetti, ma non veniamo per nulla trattati come tali». La consultazione dei registri di identificazione - quelli nei quali sono registrati precedenti penali, occupazione e altre caratteristiche di un cittadino - è ad esempio impedita ai vigili: «Per svolgere un controllo su un sospetto che abbiamo fermato, dobbiamo cercare notizie tramite i carabinieri - spiega il comandante Ornella Fornara -. Colleghi che si mettono a disposizione per fortuna nostra, ma non sempre possono aiutarci. Potremmo avere di fronte a noi il peggiore dei criminali, fermarlo e non saperlo».

La strumentazione a disposizione dei diversi comandi di polizia locale poi è molto diversa. Alcuni hanno lo spray al peperoncino, altri neanche la pistola. I Comuni poi devono pagare bollo e assicurazione dei mezzi. Sono state fatte due riforme: a livello nazionale nel 1986 e a livello regionale nel 2003. Poi più nulla. Spesso le Amministrazioni sono in difficoltà economiche e quindi la tutela del cittadino viene lasciata in secondo piano. La polizia locale, in tal senso, ha aumentato in maniera esponenziale il proprio lavoro anche a livello di polizia giudiziaria, ma gli agenti vengono non solo sottopagati, ma anche trattati come semplici impiegati.