Busto Garolfo (Milano), 15 dicembre 2013 - I cittadini di Busto Garolfo potrebbero trovare una gradita sorpresa sotto l’albero di Natale. Nel Consiglio comunale in programma prima delle festività il primo cittadino, Angelo Pirazzini, annuncerà una temporanea rinuncia da parte della ditta Bruzzese di Olgiate Olona alla realizzazione del mega allevamento di galline ovaiole al confine con il Comune di Canegrate.

Anche se la notizia circolata in questi giorni non è confermata ufficialmente, sembrerebbe proprio che il ginepraio di paletti e vincoli imposti dai funzionari bustesi e provinciali abbiano fatto per il momento desistere la proprietà dal costruire l’impianto a Busto Garolfo per orientarsi da un’altra parte. Mentre in Regione Lombardia è ancora sulla scrivania dei funzionari e dell’assessore Terzi la valutazione d’impatto ambientale, il cui esito a favore di cittadini e Amministrazioni non appare poi così scontato, la buona notizia arriverebbe inaspettatamente proprio dalla ditta, che da tre anni cerca di realizzare un allevamento di 320 mila galline nonostante una valanga di pareri contrari.

Pirazzini non vuole però lasciarsi prendere dall’euforia, la rinuncia di Bruzzese è infatti solo temporanea: l’area è ancora disponibile e l’eventuale valutazione dell’impatto ambientale potrebbe arrivare entro breve tempo. Ma cosa avrebbe fatto cambiare idea alla proprietà? Su questo Pirazzini non ha dubbi: in una precedente informativa aveva dichiarato di avere ancora molte cartucce da sparare, nel caso in cui il Pirellone dovesse decidere per un sì al progetto, prima di arrivare al cantiere vero e proprio bisognerebbe avere tutta una serie di permessi e autorizzazioni che rischiano di allungare indefinitamente le tempistiche.

Anche il comitato che si oppone alla realizzazione dell’allevamento non intende darsi per vinto «Se dovesse arrivare un via libera al progetto, adotteremo tutte le forme pacifiche di protesta possibili» aveva dichiarato Daniela Clementi di Radici nel Cielo durante una seduta del Consiglio comunale aperto lo scorso 25 ottobre. La settimana che precede la chiusura natalizia degli uffici comunali si annuncia decisiva per incassare una vittoria anche se parziale. Al primo cittadino basterebbe un Ko tecnico per abbandono dell’avversario a fargli trascorrere un Natale di serenità almeno sotto questo punto di vista. Resterebbe in ogni caso la spada di Damocle di un area di 100mila metri il cui destino è ancora molto incerto.

di Paolo Mattelli