Legnano, 21 novembre 2013 - Nessun traghettatore, almeno per il momento. Per assicurare un futuro alla Franco Tosi Meccanica e ai suoi 396 lavoratori, il commissario straordinario Andrea Lolli punta sulla vendita. Passando per un anno di affitto. Questo è il progetto che il commissario ha comunicato ieri mattina durante l’incontro con i sindacati. In sostanza, l’idea è quella di definire precisamente tutti i criteri per l’affitto entro breve, in modo da avere il nome della società a cui sarà affidata Tosi a gennaio 2014. La nuova “proprietà” della storica fabbrica legnanese di turbine avrà soltanto 12 mesi prima del nuovo bando, quello di vendita. Entrambe le gare saranno aperte a tutte le società, anche se le quattro che fino ad oggi hanno manifestato il loro interesse - l’italiana Termomeccanica, le indiane Patel e Coastal e l’araba Eta Star, nonostante l’ipotesi di defezione degli ultimi giorni - potranno godere di una sorta di diritto di prelazione.

Dodici mesi nei quali chi gestirà Tosi dovrà anche portare avanti le commesse esistenti ed è proprio su queste che si baseranno le verifiche del commissario nei prossimi giorni. Indispensabile, infatti, per l’affitto sarà quantificare il valore esatto delle commesse. Perché chi assumerà il comando dell’azienda di piazza Monumento non potrà utilizzarla solo per qualche speculazione, ma dovrà dimostrare di avere le risorse e l’intenzione di portare avanti le commesse attualmente nel paniere di Tosi. «Questo piano predisposto dal commissario straordinario fissa condizioni precise per un possibile contratto di affitto e questo obbliga le società in gara ad essere assolutamente concrete e passare dalle intenzioni ai fatti e alle garanzie - commenta Luigi Dedei, segretario Fim Cisl -. Riteniamo quindi positiva questa scelta».

Dal gennaio del 2015 partirà, nelle intenzioni di Andrea Lolli, la definitiva nuova proprietà. Quello che rimane da chiarire è l’impiego dei lavoratori durante l’anno di affitto. «Bisogna evitare che i lavoratori che non vengono inseriti in quella fase si sentano già esclusi. Per noi sono importanti tutti e tutti devono rientrare nei piani della nuova proprietà» aggiunge il sindacalista. Quella in merito all’impiego dei lavoratori è una preoccupazione anche di Fiom Cgil e Uilm Uil. La certezza di un cronoprogramma definito, tuttavia, rappresenta un deciso passo in avanti.

«Con le nuove valutazioni espresse dal commissario, l’orizzonte temporale si riduce sensibilmente e cresce la possibilità di far ripartire l’azienda ed assicurarle una prospettiva industriale - sottolinea Mirco Rota, segretario regionale della Fiom Cgil -. Riteniamo importante procedere in questa direzione, assicurando un futuro occupazionale certo a tutti i lavoratori della Tosi». Fra un paio di settimane i sindacati incontreranno di nuovo il commissario straordinario, ma intanto c’è un’altra partita da giocare: quella della cassa integrazione straordinaria. «Bisogna sbloccarne il prima possibile il pagamento per gli oltre duecento dipendenti che non stanno lavorando - affermano i rappresentanti dei lavoratori -. La cassa è stata approvata e quindi il denaro deve essere erogato».