Legnano, 21 ottobre 2013 - Ancora quindici giorni. Il futuro della Franco Tosi Meccanica dovrebbe essere deciso nel giro di due settimane. Il dubbio ormai è più che lecito, visto che i rinvii nelle decisioni sono stati il filo conduttore dell'ultimo anno e mezzo per la storica fabbrica di turbine legnanese.

Due settimane per decidere se a gestire l'azienda potrà essere, almeno in un primo momento, l'attuale commissario straordinario Andrea Lolli. Se i ministeri per lo Sviluppo economico e del Tesoro daranno il loro benestare, fra gli indiani di Patel Engineering e gli italiani di Termomeccanica, infatti, a spuntarla potrebbe essere la gestione già esistente.

Le ultime sono state settimane di grande attesa tanto per le due società in competizione, quanto per i sindacati e i 396 lavoratori che ormai da troppi mesi attendono di capire il loro futuro. Attesa per una decisione che sarebbe dovuta arrivare entro il 23 ottobre e che in realtà non arriverà.

Perlomeno non prima della prossima estate. In caso di accettazione della proposta da parte del Governo - necessaria per garantire le linee di credito e la liquidità finanziaria indispensabili per far continuare le attività della Tosi -, il commissario straordinario Lolli inizierà a gestire l'azienda per poi formulare un nuovo bando.

Che questa volta presupporrà soltanto l'acquisto e non più l'affittanzata della fabbrica. In sostanza, Lolli dovrebbe diventare una sorta di traghettatore verso il vero futuro della Tosi. Un futuro aperto a tutte le aziende e non più solo alle quattro che erano state ammesse al bando di gara lanciato dall'ex commissario Gian Paolo Barazzoni.

E a questo futuro si dovrebbe arrivare in un tempo relativamente breve, visto che il nuovo bando potrebbe essere lanciato entro la prossima estate. Da quel momento sarà di nuovo gara per aggiudicarsi la Franco Tosi Meccanica. "Siamo favorevolmente colpiti dal fatto che il commissario Lolli tenga ancora in grande considerazione l'aspetto occupazionale - commenta Beppe Viganò della Fim Cisl -. Chiunque acquisterà Tosi dovrà dare garanzie di questo genere. Quello che però ci preoccupa è che non siano ancora stati sbloccati i fondi per l'anticipo della cassa integrazione. Quei pochi che lavorano in Tosi hanno già avuto lo stipendio, i dipendenti in cassa integrazione non hanno ancora avuto i soldi. Per questo, ci stiamo muovendo con i nostri rappresentanti a Roma per sbloccare quei soldi".