di Luca Balzarotti

Legnano, 2 agosto 2013 - L’accordo è stato raggiunto in serata. Dopo una lunga trattativa. I lavoratori della Franco Tosi potranno beneficiare della cassa integrazione straordinaria. L’intesa siglata ieri in Regione avrà effetto retroattivo.

I 397 dipendenti della storica fabbrica legnanese che realizza turbine riceveranno gli ammortizzatori sociali a partire dal 25 luglio e per tutto il periodo di gestione straordinaria. Finché l’amministratore non sarà riuscito a trovare un nuovo acquirente. «Siamo soddisfatti», dichiara Beppe Viganò, segretario territoriale della Fim Cisl. «Non è stata una trattativa semplice ma siamo riusciti a tutelare tutti i lavoratori».

La cassa integrazione straordinaria sarà pagata direttamente dall’Inps. In attesa che l’istituto di previdenza eroghi le prime rate, l’azienda anticiperà ai dipendenti una parte del Tfr (Trattamento di fine rapporto). L’accordo siglato in Regione rappresenta un paracadute determinante. La Franco Tosi sta cercando un nuovo acquirente. Un industriale serio, in grado di assicurare un futuro occupazionale certo ai dipendenti e una posizione forte sul mercato. Pochi giorni fa, il Tribunale di Milano ha salvato l’azienda legnanese dal fallimento aprendo all’amministrazione controllata. Una fase di transizione affidata all’avvocato Giampaolo Barazzoni dello studio Barazzoni&Furnari di Reggio Emilia. A lui sindacati e lavoratori chiedono di trovare al più presto un nuovo acquirente.

Un'offerta c’è stata. Forbes Marshall, società indiana che si occupa del settore energia, ha presentato un piano industriale di rilancio concreto prima ancora che il Tribunale di Milano decidesse per l’amministrazione controllata. L’interesse non manca anche in Italia, a cominciare da Termomeccanica, nonostante alcune perplessità.

Sarà compito del commissario Barazzoni valutare nelle prossime settimane l’attendibilità delle offerte. I sindacati (Fim, Fiom, Uilm e le Rsu) hanno chiesto all’avvocato emiliano tempi brevi e massima attenzione nella verifica delle garanzie dei pretendenti sia sotto il profilo industriale sia sul fronte occupazionale. Il passaggio alla nuova proprietà non potrà prescindere dalla salvaguarda di tutti i posti di lavoro.

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