Sedriano, 9 giugno 2013 È sulle scene praticamente da sempre, ma «sono timido, preferisco stare dietro le quinte». Ha una personalità complessa Francesco Corvino, 37 anni, campano ma bollatese d'adozione e sedrianese per professione. Polistrumentista, con un amore innato per la batteria, e da poco anche professore alla Mirò Music School di Sedriano, altra realtà singolare della Lombardia. Un connubio fra talenti particolari che ha dato il via a un corso di "Produzione musicale".

«Insieme a Rosa Bulfaro, che dirige la Mirò Music School, abbiamo pensato a un corso nel quale io potessi aiutare i giovani interpreti e cantautori a trovare una loro personalità e a farla emergere» spiega Corvino. E i talenti nella scuola di Sedriano non mancano di certo. «Abbiamo deciso di cercare di produrre i lavori di tre ragazzi: Marta Marasco, Nicolò De Santis e Valentina Donini - aggiunge -. Ognuno di loro ha una propria specificità: Marta è un'interprete molto enrgica e ha una grande personalità e probabilmente entro breve realizzeremo un singolo con lei, un Ep è invece previsto per Valentina, che non solo interpreta ma scrive anche musica e testi dei suoi brani. Con Nicolò invece stiamo ancora lavorando per cercare di fare in modo che trovi una propria strada. Loro sono soltanto i primi tre dei nostri ragazzi che abbiamo intenzione di produrre. Puntiamo molto anche su tutti gli altri: gli interpreti e autori Gianna Pica e Ross Crucito, il bravissimo autore Stefano Pisanello, gli interpreti Luca Pani e Alice Piombino. Hanno tutti un grande talento».

Prima di essere produttore, però, Francesco Corvino è anche e soprattutto un musicista e un batterista affermato. «Arrivo da una famiglia di musicisti - racconta -. Mio padre e mio nonno hanno sempre suonato. Se mi sono appassionato alla musica è merito loro, soprattutto di mio padre. All'età di tre anni ho visto la prima batteria e me ne sono innamorato. Ho iniziato così a suonare. Dopo le scuole medie ho detto a mio padre che avrei voluto avere una carriera nella musica e lui mi ha aiutato». Poi sono arrivati anche i concerti. «Sempre con mio padre e la sua band: avevo 12 anni e facevo anche 100 date l'anno. Roba da professionisti - ricorda -. Poi, a 17 anni, sono arrivate le prime collaborazioni, fra cui quella con Manuela Villa e con Flavia Fortunato, entrambe cantanti che hanno avuto esperienze sanremesi». L'esperienza e il talento di Corvino lo hanno portato anche in televisione, sempre come batterista. «Ho partecipato a diversi programmi. È stato molto interessante». E le audizioni? «Ne ho fatte pochissime. Una nel 2000 con Gianluca Grignani. Mi scartò e per me paradossalmente andò bene perché quel tour non riscosse un grande successo».

Nel 2004 arriva il grande salto: quello dei tour con musicisti di fama internazionale. «Le prime videocassette che avevo comprato da piccolo erano quelle dei concerti di Francesco Baccini e Marco Masini in teatro - afferma il musicista -. Nel 2004 ho lavorato proprio con Baccini e poi con Masini. Sono state soddisfazioni immense». Nella carriera di Francesco Corvino ci sono altri nomi importanti come quelli di Irene Grandi, Mario Lavezzi, Anna Oxa, Povia, Mario Venuti, ma la soddisfazione più grande è arrivata da una collaborazione con un mito. «Quando provavo nel garage di casa - racconta - suonavo spesso sulle musiche di "Cremona", un album di Mina che ho sempre adorato. Nel 2005 ho ricevuto una telefonata dall'amico e grande autore Nicolò Fragile. "Dobbiamo suonare due brani per un'artista" mi ha detto. "L'artista è Mina". Gli ho chiesto se stesse scherzando, non ci credevo. Ovviamente ho accettato e ho suonato la batteria in "Venti parole" e nella cover di "Fever". Ricordo ancora la registrazione di "Venti parole". Ho sentito il brano e ho iniziato a suonare. Quando ho sentito la voce di Mina mi è scesa una lacrima: stavo rivedendo tutta la mia carriera fin lì, i sacrifici della mia famiglia, la passione di mio padre. È stato uno dei momenti più belli della mia vita».

Ora l'attività alla Mirò Music School, nella quale Corvino cerca di trasmettere la sua passione e le sue competenze ai giovani: «La speranza è che magari un giorno da qui possa uscire un artista che riesca a comunicare e a far emozionare tanta gente». Per informazioni sulla scuola è possibile consultare il sito internet www.miromusicschool.com.

di Cristiana Mariani