di Christian Sormani

Legnano, 25 aprile 2013 - «Il Fiume Olona è sempre e costantemente oggetto di attenzione da parte di Arpa Lombardia». L’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente risponde alle critiche che le sono piovute addosso nei giorni scorsi, dopo i nuovi casi di inquinamento del fiume che hanno provocato diverse reazioni di sdegno fra sindaci e cittadini che hanno avanzato forti dubbi sui controlli delle acque.

«I risultati dei controlli dei monitoraggi e delle conseguenti valutazioni sono sempre stati comunicati ai sindaci della Valle Olona, oltre ad essere stati presentati in occasione di incontri pubblici, quali quello svoltosi a Gorla Maggiore lo scorso 21 marzo».

Arpa era invece assente all’incontro organizzato lo scorso 12 aprile a Solbiate Olona. «In questo caso l’assenza della presidente dell’Agenzia e del direttore del dipartimento provinciale di Varese era stato comunicato per tempo al sindaco al quale era stata inviata anche una nota scritta, con la quale si ribadivano le attività svolte e quelle in corso, non solo sull’Olona ma anche per le altre problematiche ambientali del territorio».

Difesa Arpa snocciola gli interventi effettuati: «Durante gli ultimi anni sono stati numerosi gli interventi effettuati a seguito di segnalazioni di presenza di schiume, maleodorazioni, colorazioni anomale, moria di pesci. Nella maggior parte dei casi il nostro intervento, pur tempestivo ed effettuati con la massima perizia, non ha consentito di individuare l’origine della problematica segnalata. Già a partire dall’aprile 2012 avevamo proposto ai comuni, alle altre amministrazioni ed enti del territorio una diversa modalità di approccio al problema, che prevedesse una sinergia tra le risorse presenti sul territorio, per consentire una maggior efficacia dell’azione di controllo».

Una proposta, questa, accolta dalla Provincia di Varese, ma mai applicata, forse proprio perchè richiede la collaborazione di tutti gli enti interessati e prevede verifiche e rilievi sui manufatti di scarico di servizio delle fognature comunali, fra le quali la loro corretta ubicazione, la funzionalità, la tipologia e la quantità di scarichi allacciati, oltre ad eventuali scarichi potenzialmente critici.

Arpa ha anche avanzato l’ipotesi di un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria degli sfioratori, oltre alla manutenzione e pulizia delle aree prossime ai manufatti di scarico. Inoltre l’istituzione di un servizio sentinella per ogni comune. «Dal punto di vista operativo, Arpa ha proposto l’utilizzo della documentazione cartografica predisposta dalla Provincia sulla base del censimento degli scarichi già distribuita a tutti i comuni, quale strumento omogeneo per la gestione delle segnalazioni. L’agenzia, inoltre, si è resa disponibile ad esaminare con i sindaci eventuali criticità rilevate, sia dal punto di vista della funzionalità degli sfioratori sia della presenza di scarichi potenzialmente critici».

Il prossimo tavolo di confronto si terrà nel Legnanese, come anticipato dal sindaco di Canegrate Roberto Colombo: a quel tavolo saranno esaminati i dati raccolti per programmare iniziative concrete.