Legnano, 7 aprile 2013 - Da una parte la proprietá, fino ad ora pressoché immobile, e dall'altra i lavoratori, continuamente impegnati in presidi, cortei e azioni di sensibilizzazione delle istituzioni e dei cittadini. Comincia così la settimana più importante, almeno cosí dovrebbe essere, per la Franco Tosi Meccanica.Toccherà ancora una volta ai lavoratori decidere come affrontare la situazione di stallo che si è creata dopo l'ennesimo rinvio dell'incontro a Roma con i sindacati, i funzionari del ministero per lo Sviluppo economico e i possibili acquirenti dell'azienda legnanese da parte di Gammon, la società indiana che da qualche anno detiene il 75% delle azioni di Tosi.

Domani mattina le Rsu e i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm sottoporranno ai dipendenti di Franco Tosi Meccanica una serie di iniziative da intraprende nei prossimi giorni. "Non c'è più tanto tempo, bisogna agire in fretta - affermano i rappresentanti sindacali -. E anche la proprietà dovrebbe capire che non è più il momento di rimandare le decisioni da prendere. Perché delle decisioni vanno assolutamente prese".
Sotto accusa ormai da tempo è l'atteggiamento attendista di Gammon, che ha sempre dimostrato di non vedere di buon occhio la possibilità di una cessione di Franco Tosi a una società italiana preferendo, forse, cercare partner stranieri. La realtà però parla di un'azienda italiana, la Termomeccanica di La Spezia, che ha presentato un'offerta di acquisto, seppur non vincolante, e nessun interessamento ufficiale da parte di alcuna realtà estera.

I prossimi dovrebbero essere giorni decisivi per il futuro dell'impresa di piazza Monumento a Legnano e proprio per questo oggi i lavoratori in assemblea dovranno scegliere la strategia secondo loro migliore per affrontarli.

di Cristiana Mariani