Busto Garolfo, 3 febbraio 2013 - Inspiegabili fenomeni elettromagnetici stanno interessando da oltre un anno alcuni residenti in via Tagliamento. Le automobili che sostano all’altezza del civico 30 sono vittime del blocco delle chiusure centralizzate o addirittura dell’accensione. «Molti dei miei clienti - spiega Nicola Cricelli, titolare di un negozio di Coiffeur - non riescono ad utilizzare il telecomando per la chiusura centralizzata delle portiere». Cricelli parla addirittura di alcune automobili che dopo la sosta in via Tagliamento non ripartono. Spostando il veicolo una cinquantina di metri oltre il punto critico, come per magia, tutto riprende a funzionare regolarmente.

«Ho sentito - prosegue - di persone che hanno dovuto chiamare il carro attrezzi per spostare il veicolo completamente bloccato a causa del cambio automatico. Una volta arrivati in officina, il tutto è ripreso a funzionare senza nessun problema». È un mistero che nessuno è riuscito ancora a risolvere, anche perché il campo magnetico incriminato non esercita il suo influsso in maniera costante: in alcune ore appare più debole, mentre in altre è molto più forte. «Ho notato che alcune automobili sono più sensibili a questo influsso rispetto ad altre. Non molto tempo fa un uomo stava armeggiando con il motore dell’auto proprio accanto al mio negozio. Insieme abbiamo spostato la macchina di una cinquantina di metri e il veicolo è ripartito senza problemi» racconta.


Anche Sergio Nastasi, titolare del locale Cafenasta di Legnano, ha vissuto lo stesso problema una volta: «La macchina si è fermata e ho dovuto chiamare i soccorsi». Da tempo le autorità locali sono state informate del ripetersi di questi eventi, ma al momento nessuna verifica sembra essere stata fatta. Resta il disagio di molti automobilisti che per chiudere la vettura si trovano costretti ad utilizzare la tradizionale chiave quando ancora è disponibile. Correva l’anno 2004 quando un piccolo paese in provincia di Messina, Canneto di Caronia, si trovò catapultato alla ribalta della cronaca internazionale per i misteriosi incendi che si sviluppavano improvvisamente da apparecchiature elettriche. Televisori, elettrodomestici, cavi e persino i tubi si trasformavano in potenziali oggetti incendiari. A farne le spese i cittadini del piccolo Comune in prossimità dello stretto di Messina che dovette essere addirittura evacuato per evitare drammatiche conseguenze.

I misteriosi fuochi che senza nessun preavviso si sprigionavano da ogni tipo di elettrodomestico andando ad incendiare appartamenti e case sono stati oggetto di un indagine da parte della presidenza del Consiglio che istituì il “Gruppo inter-istituzionale per l’osservazione dei fenomeni” e della procura di Mistretta che nel 2008 attribuì a mano umana gli incendi che avevano devastato Caronia.
Nonostante il responso degli organismi istituzionali, l’alone di mistero che avvolgeva il piccolo centro del messinese è rimasto, l’ipotesi di esperimenti con emettitori ad alta frequenza o addirittura di qualche visita da parte di alieni non è stata totalmente scartata anche se il Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale) ha concluso attribuendo a fattori umani il fenomeno.

di Paolo Mattelli