Legnano, 26 gennaio 2013  - "So che Franco Tosi è Legnano e Legnano è Franco Tosi. E so anche che Franco Tosi sarà Legnano perché resterà su questo territorio". Un messaggio chiaro quello lanciato da Shiva Duggirala, amministratore delegato della Franco Tosi Meccanica, durante il Consiglio comunale aperto che si è svolto questa mattina a palazzo Malinverni. Il numero uno dei vertici indiani di Gammon, società che dal 2008 detiene il 75% delle azioni della storica fabbrica legnanese, ha manifestato l'intenzione, come ormai da diverse settimane, di far rimanere l'azienda nella città del Carroccio.

I prossimi saranno giorni decisivi e già i primi di febbraio, nella sede romana del ministero per lo Sviluppo economico, potrebbe arrivare la conferma ufficiale dell'interesse di Termomeccanica all'ingresso in Tosi. Duri però nell'aula consiliare legnanese gli interventi di sindacati e Governo nei confronti di Gammon. "Non c'è un piano industriale e il ragionamento di "Stiamo tranquilli, salvaguardiamo l'immagine così arriveranno gli ordini" non può reggere, visto che metà dell'azienda è in cassa integrazione. Le professionalità presenti in azienda vanno tutelate" ha tuonato Renato Esmeraldi della Fiom Cgil. "L'attuale proprietà deve essere disponibile e dialogare con le parti perché altrimenti non si può riuscire a percorrere una strada che a oggi è possibile. Sono ottimista, perché la Franco Tosi non è un'azienda decotta che non può dare più nulla. Anzi. Ma serve la disponibilità di tutti" ha aggiunto Giampietro Castano, figura di riferimento del Ministero.

di Cristiana Mariani