Legnano, 27 dicembre 2012 - C’era anche un sacerdote della parrocchia San Paolo di Legnano nell’appartamento di Busto Arsizio dove, il pomeriggio di Natale, una famiglia ha corso il rischio di perdere la vita a causa delle esalazioni di monossido di carbonio. Si tratta del giovane coadiutore della chiesa del rione periferico, don Simone Seppi, 33 anni, diacono dall’ottobre del 2010. Il sacerdote era ospite della famiglia per il pranzo di Natale.

È infatti originario di Busto Arsizio e si trovava insieme con altre 11 persone nell’appartamento di via Siena, quando nell’aria ha in cominciato a infiltrarsi il veleno mortale. Fra loro, anche due bambini di tre e cinque anni. Il tempestivo intervento dei soccorsi ha evitato più serie conseguenze ma la paura è stata davvero tanta. L’incidente domestico si è verificato poco dopo le 15.30 quando alcune persone hanno iniziato ad avvertire dei malesseri.

Nell’appartamento non si è perso tempo e subito è partita la richiesta di soccorso al «118». Sul posto in via Siena sono arrivate cinque ambulanze e un’automedica, i vigili del fuoco e i carabinieri. Le persone presenti nell’abitazione sono state visitate e per precauzione accompagnate negli ospedali di Busto Arsizio e Legnano per ulteriori accertamenti. Sul posto c’era anche la Croce Bianca di Legnano. Per fortuna per nessuno di loro ci sono state conseguenze serie, solamente un grande spavento. Nel giro di poche ore, tutti sono stati dimessi. Affidato ai vigili del fuoco il sopralluogo all’interno dell’appartamento saturo di monossido di carbonio, gas inodore, molto pericoloso che può essere mortale.

Appena in via Siena, i pompieri sono entrati nell’appartamento e hanno aperto immediatamente tutte le finestre. Nell’abitazione di via Siena la presenza del monossido sarebbe stata causata, secondo gli accertamenti tecnici effettuati dai vigili del fuoco, dal cattivo funzionamento della caldaia. Un pomeriggio di Natale, insomma, che, se non fosse partita tempestivamente la richiesta di soccorso, avrebbe avuto ben altre conseguenze dell’intossicazione da monossido.

di Rosella Formenti

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