Boffalora sopra Ticino, 11 novembre 2012 - Arriva puntuale ogni mattina accompagnata dal fratello. Marisa Agosti, 52 anni, è tra le prime a entrare nel Salumificio Venegoni. Una seconda casa per lei, affetta dalla sindrome di Down. La prima volta è successo il 9 settembre 1985. Da allora, ogni giorno, attacca a mano le etichette ai salumi destinati a i mercati italiano ed europeo.

Prodotti che non conoscono crisi e cassa integrazione. "In 27 anni non ha mai presentato certificato di malattia", fa sapere Maurizio Venegoni, uno dei cinque soci dello stabilimento nato dalla trattoria di fine Ottocento gestita da Antonio Venegoni. Il salumificio attualmente occupa un centinaio di dipendenti. Tra loro c’è Marisa, una che ce l’ha fatta a dispetto dell’Istat. Secondo il principale istituto di statistiche, infatti, l’80% dei diversamente abili non ha un impiego. "Qui mi trovo benissimo e sono contenta - racconta l’operaia di Bernate Ticino -. Mi piace: Maurizio passa, mi tocca la spalla e mi dà un bacino".

Marisa è impiegata nel reparto di etichettatura insieme con altre cinque colleghe. «Luciana è la mia amica», dice mentre la stringe a sé. "Abbiamo un rapporto speciale ma Marisa vuole bene a tutti - conferma Luciana -. È precisa in tutto quello che fa. Siamo diventate amiche in azienda". Per tanti colleghi è come una sorella. Maggiore o minore, a seconda dell’età. Ma non c’è solo affetto.

"Marisa porta a termine i compiti che le vengono assegnati - precisa Alessandro Venegoni, uno dei titolari -. Il suo inserimento è andato a buon fine anche per il clima che ha trovato in azienda. C’è un ambiente familiare che aiuta tutti, non solo lei che ha sempre dimostrato di saper lavorare bene. Le difficoltà di inserimento che le persone diversamente abili spesso riscontrano sono dovute all’atteggiamento degli imprenditori. Noi, come i dipendenti, trascorriamo qui la maggior parte della giornata".

"Nel tempo libero mi piace ricamare e fare i centrini", rivela l’operaia, che ha raggiunto il quinto livello. In azienda si regala poche pause. Tra un’etichetta e l’altra offre il caffè ai colleghi. La torta è un rito nel giorno del suo compleanno che festeggia da quando aveva 25 anni all’interno dell’azienda. I salumi ottenuti da suini provenienti da allevamenti situati in un raggio di 200-300 chilometri passano dalle sue mani prima di arrivare con le etichette che raccontano tre generazioni della famiglia Venegoni, che dal 1994 ha acquisito anche il Salumificio Bustese di Busto Arsizio. Una storia centenaria che dalla piccola macelleria situata nel centro di Boffalora si è trasferita nel 1983 nello stabilimento più ampio e moderno di via XXV Aprile. Due anni prima dell’ingresso di Marisa in azienda.

di Luca Balzarotti