di Luca Balzarotti

Ossona, 8 novembre 2012 - Una nuova protesta. Più forte di quella che la scorsa settimana ha sbloccato il primo (e finora unico) acconto di mille euro. Ieri mattina i lavoratori delle società del gruppo Bertola — attivo nella logistica legata a elettronica, fotovoltaico e bioenergie — e della cooperativa C.Emme.A hanno bloccato le merci. «Abbiamo forzato la mano per avere risposte certe sugli stipendi arretrati e sul futuro occupazionale dei dipendenti — spiega Fiorenzo Facco, sindacalista della Cgil — Otteniamo qualche risultato solo quando gli operai si fermano: ecco perché i dipendenti di Bertola e quelli della coop a cui questa ha delegato alcune mansioni sono rimasti fuori rallentando le procedure di spedizione della merce. La protesta si è svolta in modo ordinato e civile».

Solo 10-15 dipendenti dei circa 200 che vantano dalle cinque alla sei mensilità arretrate e saldi ancora da incassare hanno lavorato. La maggior parte ha organizzato due presidi. Uno davanti all’ingresso clienti e personale che dà sulla strada che collega Ossona e Arluno, l’altro all’inizio del percorso riservato ai camion dove sono stati posizionati bandiere e striscioni. «Ci hanno dato mille euro e si sono fermati», denuncia Antares Ossola, un operaio della cooperativa. «Non possiamo andare avanti a promesse non mantenute: basta aspettare». Due pattuglie dei carabinieri hanno sorvegliato i lavoratori che si sono scaldati con mezzi di fortuna. Qualche ramo per accendere il braciere e ripararsi dal freddo.

«Bertola — spiega Facco — deve sbloccare le lettere di accesso al credito che consentirebbero di pagare gli arretrati. Oltre al saldo dei debiti vogliamo garanzie precise: i dipendenti delle società del gruppo e quelli della cooperativa dovranno continuare a lavorare anche dopo i cambiamenti societari ventilati con l’ingresso di partner svizzeri. La priorità del sindacato è garantire a tutti la continuità occupazionale». Gli operai sono rimasti all’esterno dello stabilimento per tutta la giornata, mentre le parti sociali tenevano i contatti con la proprietà sperando di ricevere notizie positive da comunicare. «Abbiamo organizzato un incontro a cui sarà presente anche il sindaco di Ossona», annuncia il rappresentante delle Cgil.

«Vogliamo vedere vedere le carte sul tavolo: non ci accontentiamo più di aspettare — spiega il rappresentante sindacale — Siamo stati fin troppo pazienti a parte le ultime settimane». I primi a protestare sono stati gli operai della C.Emme.A. Era il 24 ottobre quando una ventina di dipendenti della cooperativa ha ricoperto di striscioni e bandiere il piazzale del Bertola iniziando un presidio che, a parte qualche giorno, non si è mai interrotto.