San Vittore Olona, 23 ottobre 2012 - " Ancora una volta siamo stati sconfitti dal grande senso di inciviltà che regna sovrano nel nostro paese, il nostro prezioso fiume è stato colpito dall’ennesimo disastro ambientale causato dai soliti ignoti". E' affranto il sindaco di San Vittore Olona, Marilena Vercesi dopo la gigantsca moria di pesci avvenuta lo scorso sabato nel fiume Olona.

Dentro il fiume Olona galleggiavano centinaia di pesci morti, alcune decine ancora boccheggianti. Carpe, trote, cavedani, barbi e pighi. Pesci che avevano da qualche anno trovato un habitat ideale nel fiume, abituandosi all'inquinamento. Questa volta però uno scarico abusivo ha distrutto in poche ore ciò che negli anni si era invece riuscito a recuperare. Chiazze maleodoranti ed oleose, insieme ai soliti tensioattivi biancastri, si sono viste con nitidezza sulla superficie

"Nonostante le preoccupanti problematiche del fiume Olona siano già da tempo conosciute alle autorità locali - continua il sindaco -, Provincia, Regione, Arpa e Consorzio Fiume Olona, sembra sia impossibile fermare questa progressiva condizione di degrado ambientale così come sia impossibile trovare chi ha responsabilità dirette. Sono fortemente preoccupata per la salute dei miei concittadini e per i danni all’ecosistema, ciò che ho visto è terribile; mai nel passato, anche a memoria dei residenti e dei contadini, si è vista una così atroce ecatombe di pesci".

Oggi per i cittadini rivieraschi non è più possibile attendere, il Ministero dell’Ambiente e del Territorio e tutti devono  fare la sua parte "Occorre intervenire direttamente anche attraverso modifiche normative e attività sanzionatorie. Quest’anno Legambiente e Arpa hanno classificato la condizione di salute del nostro fiume accettabile” solo fino a Varese ma da lì in poi l'acqua diventa “pessima”.

Questa situazione è inaccettabile non possiamo attendere, non possiamo rimanere indifferenti davanti a questo ennesimo scempio ambientale che ci equipara ai distretti industriali della lontana provincia cinese di Anhui dove il fiume Yangtze cambia colore e densità per il continuo scarico di acque reflue. Sarà quindi nostra intenzione presentare una denuncia dei fatti presso le sedi competenti e contestualmente, nello spirito della nostra amministrazione, continueremo a collaborare in sinergia con le Associazioni locali e tutti gli Enti preposti per superare questo difficile momento ricordando che l’acqua è una risorsa per tutti e non un opportunità per pochi disonesti che sacrificano l’ambiente per un cieco vantaggio economico".

christian.sormani@ilgiorno.net