Legnano, 10 ottobre 2012 - "Sai che viene anche la Minetti?". Il sindaco di Sedriano (Milano), Alfredo Celeste, finito agli arresti dominiciliari stamattina nell'ambito dell'inchiesta che ha portato in carcere l'assessore regionale, chiamò il presunto boss della 'Ndrangheta Eugenio Costantino, arrestato nell'operazione di oggi della Procura di Milano, per invitarlo a una ''manifestazione da lui organizzata la sera successiva a Sedriano, alla quale avrebbe partecipato la consigliera regionale Nicole Minetti''.

E' uno dei particolari che emerge dall'ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere, tra gli altri, lo stesso Costantino e l'assessore regionale Domenico Zambetti.  Celeste, ricostruiscono i pm nella richiesta di arresto,
pregava Costantino ''di portare con sé un certo numero di persone per poter far fronte a eventuali contestatori, tenuto
conto della ben nota vicenda che poco tempo prima aveva visto coinvolta la medesima Minetti''.

L'accusa contestata al sindaco dall'ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari è di "promesse di atti contrari ai suoi doveri di ufficio come corrispettivo del sostegno elettorale e finanziario in occasioni delle consultazioni elettorali del 2009 nel quale venne eletto sindaco".

In carcere sono finiti i presunti beneficiari di queste promesse: Eugenio Costantino e Marco Silvio Scalambra. Il gip Santangelo contesta a Celeste raccomandazioni e corsie preferenziali nell'assegnazione di lavori o appalti a persone che lo avrebbero aiutato nella campagna elettorale.