Castano Primo, 21 agosto 2012 -Domenica islamica quella del 19 agosto, festività del calendario cristiano coincisa quest’anno con quella musulmana di fine Ramadan e con l’arrivo, così, di circa mille fedeli in preghiera alla tensostruttura di via Mantegna a Castano Primo. Appuntamento ormai consolidato per i musulmani del Castanese, che da diverso tempo trovano nella cittadina di punta del distretto un centro di ritrovo privilegiato, ampio e vicino.
 

A Castano, quindi, come a Milano, Venezia, Magenta e altre sedi d’Italia, dove i numeri dell’affluenza registrati sono stati simili. Almeno un migliaio, infatti, secondo la stima più certa, i devoti distribuiti lungo le fila, tutti uomini, stretti uno fianco all’altro davanti a un dotto conoscitore del Corano. E poi preghiere, cantilene e silenzio, genuflessioni a inchini. Così, dopo aver resistito alla fame e alla sete per un mese e nel periodo più faticoso dell’anno, solo bottiglie d’acqua erano pronte per i fedeli, alle prese con la prova del caldo fino all’ultimo giorno.
 

Nessuna donna ha preso parte al rito, se non bambine mischiate ad altri coetanei, accompagnate dai rispettivi papà: non una questione di discriminazione, ma solo il poco tempo avuto a disposizione dagli organizzatori per allestire uno spazio appropriato al gentil sesso. La Tensostruttura, infatti, è occupata in estate dalle associazioni locali che fanno feste tutte le sere e così ogni volta si tratta di accordarsi con le medesime per avere due ore libere al mattino successivo per la preghiera.


Ma non sempre risulta così facile come quest’anno, dove con l’Associazione di promozione sociale e Tempo libero il dialogo è stato costruttivo. Proprio nel 2011, invece, in coincidenza della festa della birra della Lega Nord, la trattativa con il gruppo politico era stata a dir poco impossibile, e non per l’eventuale presenza nel retro di birra e salamelle, banditi normalmente dagli islamici: così la preghiera alla fine si era svolta sul prato all’aperto dell’Area Sciaredo.
 

La tensostruttura continuerà ad essere luogo di riferimento per le affollate adunanze religiose anche nel caso in cui, hanno dichiarato gli stessi fondatori della Madni, promotrice della cultura musulmana a Castano, la stessa associazione potrebbe trasferirsi in un centro più ampio di quello attuale. Soprattutto perché assicurerebbe la presenza di un numero maggiore di fedeli in un luogo più comodo e sicuro, rispetto all’appartamentino attuale di via Moroni.
 

L'associazione ha, infatti, richiesto di recente al Comune il cambio di destinazione d’uso di un capannone industriale in disuso a di via per Turbigo, un’officina, dove vorrebbe spostarsi.Ma l’accalcamento e il traffico intenso sono stati tra i motivi che hanno spinto la Giunta comunale a negare l’autorizzazione, durante una seduta estiva svolta mentre il sindaco Franco Rudoni era in vacanza. Nel frattempo anche la Lega Nord si è mobilitata, fissando all’esterno della sua sede di via Ponte Castano un cartello con un chiaro “No moschea”.

di Vanessa Valvo