Legnano, 5 agosto 2012 - Sono davvero 65 mila gli esodati (o salvaguardati), ovvero quei lavoratori che rischiano di perdere la pensione per effetto dell’innalzamento dell’età di accesso alla pensione stessa? Questa cifra, indicata nel decreto interministeriale del primo giugno scorso, adesso dovrà essere verificata nel concreto. Per questo motivo l’Inps sta inviando delle lettere in cui chiede alle persone in mobilità e quelle che sono rimaste senza lavoro di verificare la propria posizione assicurativa. Il periodo non è certo il più facile, con la gente in vacanza e gli uffici chiusi, ma tant’è.

Anche l’Inps di Legnano sta attivando questa procedura. Le persone che ritengono di essere degli esodati devono contattare il call center (803164) e chiedere un appuntamento con un funzionario nell’apposito “Sportello amico”, dove appunto verranno vagliate le diverse posizioni.

«Non sarà facile raggiungere tutte le persone interessate - afferma Dario Turco, responsabile dell’ufficio Inas Cisl di via Lega - perché l’Insp dispone di dati parziali. Non ci dovrebbero essere problemi per i lavoratori in mobilità ordinaria e quelli in mobilità lunga sulla base di accordi sindacali e collettivi stipulati entro il 4 dicembre dello scorso anno, per quelli titolari di prestazione straordinaria a carico di fondi di solidarietà (ad esempio i bancari) e per quelli che versano i contributi volontari. Tutti questi sono già censiti dall’Inps».

«I problemi riguardano quei lavoratori che hanno cessato di lavorare al 31 dicembre dello scorso anno per effetto di accordi individuali o collettivi aziendali con incentivo all’esodo e che adesso, per effetto dei successivi decreti del Governo, non potranno ottenere subito la pensione».
Questi lavoratori devono pertanto attivarsi per iscriversi nell’elenco delle persone esodate per poter fruire delle vecchie norme.

«Noi dell’Inas - dice Turco - abbiamo attivato un servizio di consulenza dedicata, a partire da subito, al pomeriggio, con la sola esclusione del periodo dal 13 al 24 agosto. Il lavoratore deve chiedere alla Direzione Provinciale del Lavoro, dove era stato registrato l’accordo con l’azienda, la certificazione relativa. Il termine per iscriversi a questo elenco è di 120 giorni, pena la decandenza della domanda».

di Giovanni Chiodini