Legnano, 30 giugno 2012 - Il killer poteva essere fermato. Ne sono convinti i parenti e gli amici di Stefania Cancelliere, la donna massacrata dal marito Roberto Colombo a colpi di mattarello mercoledì pomeriggio in via Marconi. «Lui non si rassegnava alla separazione — racconta il fratello di lei — voleva riprendere la relazione, non accettava l’allontanamento.Tornava sempre all’attacco con un’insistenza insostenibile. Per questo nostra sorella aveva sporto denuncia per stalking ma nessuno ha ritenuto che le persecuzioni potessero sfociare davvero in una tragedia». E invece il dramma della follia è esploso ancora una volta. In tutta la sua crudeltà. Subito dopo quei cinque minuti di furia cieca, il medico assassino si è stretto nel silenzio più assoluto.

Chiuso da solo in una cella del carcere milanese di San Vittore sta rifiutando il cibo. Chiede solo acqua. Non riesce a darsi pace per quanto di terribile ha commesso. Ha massacrato la moglie con cui si stava separando, colpendola violentemente ottanta volte col matterello, fracassandole il cranio. La donna, madre di tre figli, è morta dopo quindici ore di agonia. Oggi sul suo corpo verrà effettuata l’autopsia. I parenti hanno autorizzato l’espianto degli organi in un ultimo gesto di generosità: il prelievo di reni, fegato, pancreas, valvole cardiache, tessuti vascolari e tessuti ossei è stato già effettuato la scorsa notte all’atto del decesso. La stessa Azienda Ospedaliera di Legnano, vicina al dolore della famiglia, ha espresso il suo più profondo grazie «per un gesto di straordinaria nobiltà».
Un’altra vittima innocente di un caso di stalking non soppesato in tutta la sua gravità, dunque. Proprio per fare fronte a un numero sempre più crescente di questi casi, il commissariato di Legnano si è dotato, un anno fa, di un’unità operativa composta da due poliziotti, uno dei quali donna.
La legge sullo stalking del 2009 ha introdotto la formula dell’avvertimento da parte della questura: una volta raccolte le informazioni necessarie, il questore — se ritiene fondata la richiesta — ammonisce oralmente il molestatore e redige un processo verbale, rilasciandone una copia all’ammonito ed alla vittima delle molestie. Una trentina, nel 2010, i casi presi in esame dal commissariato.
I funerali di Stefania potrebbero tenersi a inizio della settimana prossima, ma una data non è ancora stata fissata.