Parabiago, 25 giugno 2012 - Il monumento della calzatura ha messo piede a Parabiago. E qui vi rimarrà. E' stata inaugurata l'opera realizzata dal celebre artista Pierre H. Lindner che farà ora bella mostra alla rotatoria tra le vie Filarete, Unione e Resegone, a due passi dalla statale del Sempione.

Si tratta di un monumento alla memoria della laboriosità di intere generazioni di artigiani parabiaghesi che hanno realizzato le scerpe di qualità famose in tutto il mondo. Un modo, insomma, per premiare le capacità imprenditoriali del territorio, per tributare ammirazione all’opera svolta dall’ingegno e dalla manualità di tante persone. Perchè sia che ci si trovi sulla Madison Avenue a New York come in rue Cambon a Parigi o in Sloane Street a Londra, nonostante la distanza, non ci si deve dimenticare che Parabiago, con le sue scarpe doc, è vicina più che mai.

In ogni continente infatti sono presenti le produzioni del settore che ha reso noto la maestria degli artigiani del territorio. Non poteva quindi mancare un segno tangibile che ricordasse il doppio filo che lega la città alla sua produzione regina. La lacuna è stata colmata grazie ai soci del Lions Club Parabiago Giuseppe Maggiolini che, in collaborazione con gli imprenditori e l'Amministrazione comunale, hanno regalato alla cittadinanza questo momunento alla calzatura.
 

"E' innegabile - ha detto il sindaco Franco Borghi - che gli anni del boom siano ormai lontani. Molte aziende hanno purtroppo chiuso i battenti o mantenuto solo pochi reparti. Ma è altrettanto vero che la scarpa, in tutte le sue declinazioni, dalla pantofola all’alta gamma, è ancora l’anima produttiva della città, e il settore è ancora vivo e dinamico. Non a caso stilisti e prestigiose griffe internazionali continuano ad avvalersi dell’esperienza e delle professionalità locali per realizzare calzature che verranno indossate da star di Hollywood e dal jet set.

La scultura realizzata da Pierre H. Lindner rappresenta quindi anche l'occasione per guardare con rinnovata fiducia al futuro. Possa, insomma, la scarpa Made in Parabiago ritrovare anche la sua autonomia in un mercato a cui si è dovuta adattare in questo periodo di congiuntura".
davide.gervasi@ilgiorno.net