Canegrate, 21 marzo 2012 - Manifesti, scritte ed immagini diffamanti nei confronti dei cacciatori sarebbero comparse nel parco del Roccolo, area verde a cavallo tra i comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Nerviano e Parabiago. Un blitz degli animalisti di cui oggi non rimane traccia visto che nei boschi del legnanese di cartelli rimasti ci sono soltanto quelli contro il possibile insediamento del mega allevamento di galline ovaiole, fra Busto Garolfo e Canegrate.

Ma le prese di posizione contro i cacciatori non sono piaciute a Roberto Mori, esponente canegratese dell'IdV, che esprime il suo dissenso per quanto avvenuto: "Sono sinceramente convinto che atti di questa gravità, debbano essere condannati senza alcun riserbo. La pulizia del Parco del Roccolo è un’importante iniziativa che la sezione dei cacciatori canegratesi, in collaborazione con altri attori, oramai da molti anni pone in essere per ripulire un'importante fetta del nostro territorio destinato a parco. Non è solo un atto simbolico, molto importante, è anche un fatto sociale che riesce ad unire sensibilità opposte nell’obiettivo di preservare il territorio".

"Nella mattinata del 18 marzo 2012 ho vissuto con i cacciatori canegratesi, alcuni momenti del loro quotidiano impegno sociale e come sempre ho trovato una spiccata sensibilità ecologista accompagnata da un forte senso del dovere sociale. Sono rimasto scioccato dalle accuse, a loro rivolte, da ignoti attraverso striscioni esposti nel parco. Credo che sul tema della caccia ci si possa confrontare, civilmente, esponendo la propria sensibilità sul tema, senza ad arrivare ad accostamenti diffamanti e privi di fondamento. Mi auguro che la sezione dei cacciatori canegratesi, esponga i fatti alle autorità competenti affinché i responsabili non abbiano la possibilità di replicarsi. Alla sezione dei cacciatori canegratesi va tutta la mia solidarietà e riconoscimento per l’impegno profuso nella salvaguardia del territorio canegratese".

di Christian Sormani