Legnano, 11 ottobre 2011 - Il primo censimento on-line ha fatto flop. Connessioni negate e inviti a tentare (invano) nel tardo pomeriggio di domenica sono stati i messaggi che tanti residenti dell’Altomilanese si sono visti recapitare sui monitor dei computer al momento di descrivere il proprio nucleo familiare. Il 15° censimento promosso dall’Istat, l’istituto statistico che ogni dieci anni fotografa la popolazione italiana, ha messo in luce se non altro il ritardo della comunicazione istituzionale italiana nelle nuove tecnologie. Molti hanno dovuto ricorrere ancora al vecchio sistema carta e penna, rinunciando alla compilazione on-line sul sito http://censimentopopolazione.istat.it attraverso la password indicata sul modulo ricevuto a casa. Per restituire i quesiti ci sarà tempo fino al 20 novembre, senza dimenticare, però, che le risposte dovranno tenere conto dello stato familiare del 9 ottobre, la data scelta dell’Istat per avere un campione uniforme. Ai fini del censimento 2011, non conteranno, quindi, ad esempio, nell’indicazione del numero dei figli, i bambini nati da oggi a fine anno.
Ieri internet ha dato problemi anche agli uffici postali nella comunicazione dei primi dati consegnati dai legnanesi. La Rete non è la sola novità del 15° censimento Istat (il primo risale al 1861). Quest’anno i cittadini saranno chiamati a rispondere anche sull’uso di energie alternative in ambito domestico e sullo stato di salute dei componenti familiari. L’Istat ha diffuso nelle case degli italiani due tipi di questionari. Il primo è formato da 26 domande su temi relativi alla famiglia e all’alloggio di residenza più altri 58 quesiti. Il secondo, dedicato a due terzi delle famiglie residenti nei centri abitati dei Comuni capoluogo di provincia o con almeno 20 mila abitanti al primo gennaio 2008, prevede cinque domande su famiglia e alloggio e 30 domande su argomenti di natura diversa. Il censimento è obbligatorio. Chi non compilerà il questionario sarà punito con una multa da 206 a 2.065 euro.
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