Legnano, 15 settembre 2011 - Andava in giro a intimidire ragazzi poco piu’ giovani di lui e in alcuni casi li rapinava o derubava, fino a quando non e’ stato posto in stato di fermo dalla polizia, a Legnano. Giuseppe Rispoli, di 22 anni, che nonostante la giovane eta’ ha gia’ precedenti per furto e lesioni, e’ nipote di Vincenzo Rispoli, coinvolto nella vasta operazione delle forze dell’ordine contro la criminalita’ organizzata in Lombardia. L’uomo era considerato il capo delle ‘locale’ della ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo.

 

Giuseppe Rispoli aveva seminato il panico tra i giovani del paese, tanto da spingere i genitori delle vittime a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. La polizia ha quindi svolto servizi di appostamento vicino agli obiettivi preferiti dal piccolo malvivente, davanti alle scuole, gli oratori e i parchi della cittadina, dove Rispoli sottraeva, spesso armato di coltello, soldi e cellulari di ultima generazione. I telefoni venivano poi subuto rivenduti.

 

A rintracciare il giovane e a bloccarlo e’ stata la polizia di Legnano, dove il giovane vive e dove era noto per le sue parentele nel mondo della criminalita’. Tanto che alcuni dei ragazzi rapinati, quando hanno sporto denuncia, sapevano gia’ nome e cognome dell’aggressore, pur non avendolo mai frequentato o visto prima. Gli investigatori del commissariato gli contestano cinque tra rapine e furti, ma gli episodi segnalati solo negli ultimi mesi sarebbero piu’ di una decina. Gli investigatori continuano a lavorare per individuare eventuali complici.