Magenta, 8 febbraio 2011- Via libera definitivo dal Consiglio comunale al Piano IS2, meglio conosciuto come Piano STF Trifone, che porterà alla realizzazione di tre capannoni dell’altezza di 30 metri, dove saranno realizzati pezzi per turbine destineta alle centrali nucleari, oltre ad esserci una parte dedicata allo studio e all’innovazione di queste tecniche in ambito energetico.

Nel corso del Consiglio, la maggioranza, fatta eccezione per il capogruppo dell’Udc Francesco Bigogno, ha mostrato il lasciapassare ad un progetto che prevede investimenti per 100 milioni di euro.
«Noi – ha detto il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Marco Maerna – vogliamo essere ricordati come l’Amministrazione del fare e che crea le giuste condizioni perché in città riparta lo sviluppo. E senz’altro quest’intervento, che è tra i primi in Europa nel suo genere, rappresenta un’eccellenza per Magenta e tutto il territorio circostante». «Impatto visivo devastante, ma anche problemi per l’ambiente e la circolazione viaria di Magenta»: questi alcuni dei temi riportati all’attenzione della massima assise civica da parte della minoranza. Che, nei giorni scorsi, aveva presentato insieme ad esponenti di Prc e Sel quattro proposte per migliorare il Piano, ma che non sono state prese in considerazione.
«Più che fare – ha detto la capogruppo Silvia Minardi – conta fare bene ed è per questo che abbiamo avanzato questi correttivi». Ma per il capogruppo di FI-PdL l’atteggiamento del centrosinistra, ancora una volta, si è dimostrato «confuso e contraddittorio».

Chi è rimasto sui suoi passi è stato il capogruppo dell’Udc Francesco Bigogno: «Sono il primo ad essere favorevole a chi fa impresa, ma in questo caso l’Amministrazione concede davvero tutto all’operatore economico, senza ottenere in cambio il giusto. Mi sarei aspettato che in queste settimane l’imprenditore avesse avanzato, di sua sponte, degli interventi aggiuntivi a favore della comunità. Ma così non è stato».
Bigogno, che nel precedente Consiglio comunale dedicato al Piano Trifone aveva chiesto l’assunzione dei lavoratori Novaceta attualmente in cassa integrazione, stavolta ha corretto il tiro: «Mi sarebbe bastato un impegno scritto ad assumere gente di Magenta. Ma niente di tutto questo si è sentito».