Parabiago, 2 novembre 2010- Sembrava un progetto ormai finito nell’archivio dell’oblio. Chiuso per sempre in qualche cassetto. Ora invece il Sempione bis torna più che mai d’attualità. Riesumato dalla polvere, appare adesso come una delle infrastrutture più importanti in vista di Expo 2015. È un’arteria di collegamento tra Rho e Malpensa di 29,5 chilometri e di cui si parlò per la prima volta addirittura dodici anni fa con l’intento di sgravare la mole di traffico veicolare che ogni giorno si riversa sulla statale del Sempione. Soggetti coinvolti nel progetto sono: la Regione, l’Anas, il Parco del Ticino, il Parco del Roccolo e i Comuni di Rho, Pogliano, Busto Arsizio, Canegrate, Nerviano, Parabiago e Legnano.

L’opera è annoverata fra gli interventi considerati come “necessari” all’Expo 2015, ma allo stato dei fatti non dispone ancora delle risorse indispensabili per la realizzazione: per la variante del Sempione si prevedeva otto anni fa un costo di circa 280 milioni. Attualizzati alla data odierna, però, quei costi sarebbero inferiori. E la volontà di realizzarlo appare invece aumentata rispetto il passato. Mentre infatti due lustri fa il progetto trovava l’opposizione di alcuni cittadini parabiaghesi (e non solo) costituitisi in Comitato, ora sembra che l’aumentato traffico del Sempione abbia convinto tutti a realizzare un rete viaria arternativa. La nuova arteria dovrebbe snodarsi da Rho verso Vanzago, Pogliano, Nerviano, Parabiago, Busto Garolfo, Villa Cortese, Dairago e Legnano, per innestarsi sulla statale 527 a Busto Arsizio. Tutti i sindaci coinvolti nel progetto hanno detto «sì», rivedendo, aggiornando e migliorando le carte millimetrate datate otto o dieci anni fa. L’auspicio di tutti, comunque, è che l’assessorato regionale alle Infrastrutture comprenda che, fra le tante opere “necessarie” all’Expo, questa è indispensabile e utile sia per la accessibilità al nuovo sito da Malpensa sia per la esigenza di liberare dalla morsa del traffico di attraversamento i centri storici dei Comuni del Nord Ovest e dell’Altomilanese.

«Riteniamo che il progetto possa e debba essere rivisto andando oltre a quelle soluzioni tecnico-progettuali depositate nel 2001 che fanno assomigliare l’opera più ad una superstrada che ad una infrastruttura di servizio al territorio - fanno sapere gli esponenti del Pd dei Comuni della zona -. Pensiamo inoltre che la prima cosa da fare nella rivalutazione del progetto debba essere la modifica del tracciato in funzione della salvaguardia del Parco del Roccolo e delle zone oggi inedificate. In questo senso va privilegiato l’utilizzo della viabilità esistente prevedendo compensazioni e adeguati interventi di riqualificazione». Così la pensano anche i rappresentanti territoriali del centrodestra: «Il Sempione bis è un progetto valido. Expo 2015 è un’occasione da un perdere, un treno che non passerà mai più. O lo facciamo adesso oppure lo si archivierà per sempre». Un fronte compatto, senza distinzione di bandiera. Un coro unanime che non può rimanere inascoltato.