Legnano, 18 ottobre 2010- Manifestazione colorata e senza incidenti quella organizzata dagli ultras dell’Ac Legnano che si sono ritrovati verso le 14 fuori dalla sede del sodalizio sportivo, in via Palermo. Circa un centinaio i partecipanti, muniti di sciarpe e vessilli lilla ed uniti nel motto “Rivogliamo l’Ac Legnano” che durante la marcia verso il centro cittadino è diventato lo slogan della manifestazione. «Triste vedere che quest’anno non si gioca al calcio - spiega Danilo Rubini, tifoso storico ed unico partecipante del “Lilla Club” -. Siamo in una situazione irreale. Speriamo che chi ha sbagliato paghi e che dal prossimo anno si continui la nostra tradizione calcistica, quasi centenaria». Molti gli slogan di protesta, alcuni girati al sindaco di Legnano Lorenzo Vitali, bersagliato più volte dalla tifoseria lilla. La manifestazione ha fatto tappa di fronte alla farmacia di proprietà del primo cittadino, dove un cordone di forze dell’ordine ha impedito qualsiasi tipo di vandalismo.

Qualche attimo di smarrimento fra i partecipanti si è invece avuto nel tunnel del sottopasso che conduce al monumento di Alberto di Giussano, quando è esplosa una bomba carta. Un botto tremendo che si è sentito a centinaia di metri di distanza. «Speriamo si faccia in fretta chiarezza per questa situazione - spiega un altro tifoso illustre, Luca Pellicciari -. Purtroppo la manifestazione non servirà a far tornare indietro l’Ac Legnano, ma dimostra comunque che i tifosi ci sono ancora e restano uniti».
Gli fa eco uno dei Boys, Andrea Cortese: «Siamo qui a testimoniare l’amore verso una maglia storica che non avrà mai fine per quello che ci riguarda. Esserci ed essere uniti per noi significa molto ed avere ancora cento e passa ragazzi che allo shopping e alla tv preferiscono andare a manifestare per la squadra della loro città è significativo». Adesso la palla passa alle istituzioni che hanno il dovere di dare risposte in merito alla richiesta dei tifosi.