Milano, 18 agosto 2010 - Coinvolgimento dei privati nella manutenzione straordinaria delle scuole. Prima con un ‘progetto-pilota' all’istituto Dell’Acqua di Legnano e poi, se avrà risultati positivi, da estendere anche ad altri istituti. Lo prevede la provincia di Milano.

Al Dell’Acqua infatti è in corso il restauro del ciclo di tre affreschi, opera di Federico Quarenghi risalente ai primi anni del ‘900, nell’atrio dell’istituto; restauro intrapreso anche grazie al contributo garantito dalle tre aziende che hanno risposto a un apposito bando stilato dall’Ente. Il Dell’Acqua risulta attualmente oggetto di una profonda ristrutturazione che contempla pure l’adeguamento del complesso alle norme antisismiche e il rifacimento dei solai. Si tratta di lavori che comporteranno un investimento di 9 milioni di euro, tre dei quali stanziati dall’amministrazione di via Vivaio. La spesa per il restauro del ciclo di affreschi, che verranno temporaneamente rimossi dall’atrio per poi esservi riposizionati, ammonta, invece, a 50.000 euro, 8.000 dei quali sono stati offerti dalle tre aziende-sponsor.

 

La procedura stabilita dall’Ente prevede una forma di riconoscimento per i privati che si sono resi disponibili a partecipare finanziariamente agli interventi. All’interno dell’istituto saranno, infatti, apposte delle targhe che recheranno i nomi delle aziende scese in campo per la ristrutturazione. Gli sponsor compariranno, inoltre, su un cartellone allestito all’esterno della scuola legnanese che rimarrà visibile per due anni. Ai privati verrà, infine, concesso il diritto di utilizzare immagini relative alle fasi di restauro degli affreschi.

"Abbiamo sviluppato questo progetto-pilota - ha sottolineato il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà - che non escludiamo di estendere ad altre scuole del milanese e di Milano, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza della sinergia tra pubblico e privato anche in materia di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici". Questa collaborazione, "che abbiamo attivato pure sul fronte del Piano di riforestazione del territorio varato dall’Ente, costituisce, d’altra parte, una risorsa fondamentale".

 Il vincolo di spesa (che stabilisce come tetto massimo una cifra non superiore al 10% rispetto all’anno precedente) fissato dal Patto di stabilità, spiega Podestà, "ci impedisce, del resto, di trasporre dalla carta millimetrata alla realtà tutte le opere individuate dalla nostra amministrazione. A questa situazione vanno aggiunte le difficoltà di bilancio accusate dalla Provincia che, al di là dei conti in rosso ereditati, deve incardinare il suo bilancio soprattutto su entrate (Ipt e Rc Auto) non costanti perchè troppo dipendenti dallo stato del mercato automobilistico".