Legnano, 23 giugno 2010 - Il nome che resterà scolpito nella memoria dei ragazzi che hanno affrontato l’edizione 2010 dell’esame di maturità. Quello di Primo Levi per molti di loro non rappresenterà un bel ricordo. La prima prova dell’esame di Stato si è infatti aperta proprio con l’analisi di un brano tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi e proprio questo ha creato più di un grattacapo ai maturandi. «Non ce l’aspettavamo - commenta Alberto Convertino del liceo scientifico Galilei - anche perchè questo autore non era neppure inserito nel nostro programma di studi. Non abbiamo potuto neppure prendere in considerazione questa tipologia».

 

Se nella città del Carroccio l’analisi del testo si è aggiudicata la palma di traccia meno gettonata a pari merito con quella di ambito storico-politico in merito al ruolo dei giovani nella politica, a contendersi il primato dell’argomento preferito sono stati lo scritto di ambito scientifico-tecnologico dal titolo «Non siamo soli?» e quello sulla funzione e gli usi della musica. In entrambi i casi a far propendere gli studenti per l’esclusione di altre opzioni è stata la possibilità di utilizzare l’esperienza personale.

 

«Ho scelto di occuparmi di musica anche perché è un argomento che mi appassiona - spiega Susanna Cucchetti, studentessa del liceo classico -. L’ho trovato abbastanza semplice, ho potuto argomentare al meglio la mia tesi». Dello stesso avviso anche Luca Forioli, maturando dell’Ipsia Bernocchi e futuro elettricista: «Ho trovato la traccia musicale la più completa e semplice da affrontare. Sapevo che avrei avuto molte cose da dire, per questo mi è piaciuta subito».

 

Anche l’elaborato che strizza un occhio alle forme di vita extraterrestri, vera e propria sorpresa insieme al tema sul Giorno del ricordo dell’edizione 2010 dell’esame di maturità, ha suscitato l’interesse di gran parte dei candidati. «Ho scelto di sviluppare l’argomento Ufo perché mi è sembrato quello che si prestava maggiormente a commenti e teorie personali - racconta Luca Colombo del liceo scientifico -. Le altre tracce non mi sono sembrate fattibili, mentre questa era la più semplice».

 

«Bisognava attenersi ai documenti messi a disposizione - gli fa eco Alessandro Ingrassia del corso di Informatica dell’istituto tecnico Bernocchi -, però era il tema che mi avrebbe permesso di esprimere maggiormente le mie opinioni». Il piacere, con alcuni documenti su D’Annunzio, e la ricerca della felicità si contendono invece il terzo gradino del podio.

 

Questa mattina studenti di nuovo in aula per la seconda prova, quella di indirizzo. A preoccupare maggiormente è la traduzione dal greco per gli studenti del classico. «Non mi sento molto sicura» afferma Valentina Diotallevi. «Gli scritti non rappresentano un problema - dichiara Marco Cannavale dell’Ipsia Bernocchi - perchè in qualche modo riesco a cavarmela. Sono un po’ agitato per l’orale: lì sarò solo davanti alla commissione e sarà più difficile».